Tosi Riccardo l’uomo di fede socialista.
04 agosto 2004
di Giuseppe Manfrin
da Avanti della Domenica - 17 marzo 2002 - anno 5 - numero 11
Il 12 ottobre 2001, moriva a Guastalla (Reggio Emilia) il compagno Riccardo Tosi, militante socialista prima nel Psdi poi nello Sdi; era conosciuto in tutta la zona della Bassa Reggiana, come uomo di fede socialista. Riccardo Tosi era nato a Guastalla nel 1929, apparteneva ad una famiglia povera e fin dalla tenera età dovette prodigarsi andando al lavoro. Ha fatto il garzone di bottega, lo scariolante, il bracciante agricolo, l’attacchino, finché non venne assunto, come ausiliario, alle Poste. Sia la dura esperienza del lavoro che lo stato di povertà, non lo ha mai abbattuto, anzi, lo ha fortificato nell’animo, arricchendolo e stimolandolo ad impegnarsi nei confronti dei lavoratori e dei ceti più deboli della società.
Nel 1947, a soli 17 anni, coerente alla sua fede nella socialdemocrazia, si schierò con Giuseppe Saragat per quella svolta politica passata alla storia come "scissione di Palazzo Barberini".
Il consigliere comunale di Guastalla dello Sdi, Violi Giordano, nella commemorazione di Riccardo Tosi che fece dinanzi al Consiglio Comunale e a proposito della scelta politica del Tosi, fra l’altro disse: "…questa scelta gli costò molto sul piano personale esposto, come tutti i socialdemocratici, a derisione ed ingiurie d’ogni sorta. In questa pubblica gogna, fu accusato d’essere un socialtraditore, un socialfascista, reo solamente del fatto di essere schierato a favore dell’Occidente, della democrazia, della libertà. Ricordava sempre le parole di Saragat: ‘ci dividiamo oggi per unirci domani’. Oggi questa sofferta scelta è diventata patrimonio di tutta la sinistra italiana che si richiama ai valori e all’etica del socialismo democratico".
Notevole fu l’attività politica del Tosi, non solo in occasioni elettorali, che venne considerato l’anima del Psdi della Bassa Reggiana.
Per ben trent’anni è stato Consigliere comunale e, dello stesso consesso, rappresentante in Enti di secondo grado, come il Consorzio socio-sanitario e all’Ipab.
Nel lavoro alle Poste, tutti lo ricordano mentre girava per la città con la sua bicicletta a portare i pacchi a domicilio e la corrispondenza dell’ufficio postale alla stazione ferroviaria.
Tosi, nonostante le delusioni ed amarezze era un tipo appassionato. Viveva in mezzo alla gente e tante volte si immedesimava delle loro situazioni e spesso interveniva presso le istituzioni per cercare di risolvere certi problemi che erano scaturiti da questi contatti con la gente.
Infatti, il suo interesse costante e principale era rivolto agli altri, cioè, aiutare chi ne aveva bisogno, senza mai chiedere nulla per sé: i suoi obiettivi erano quelli per i quali aveva sempre combattuto e che si ricollegavano alle tematiche sociali.
Questa sua divisa ideale fu quella che lo contraddistinse nella trentennale attività di consigliere comunale e di membro del Consorzio socio sanitario, dove si batté con coraggio per la creazione dell’Ospedale Comprensoriale di zona; istituzione che oggi, alcuni personaggi che osano definirsi "politici", vorrebbero affossare o, quanto meno, notevolmente ridimensionare.
I funerali di Riccardo Tosi si svolsero imponenti per la grande partecipazione popolare (vedi la foto).
C’era gran parte di quella gente in cui Tosi si riconosceva e amava; c’erano i compagni socialisti, c’era il Sindaco, consiglieri comunali ed ex assessori, l’on. Giuseppe Amadei già parlamentare del Psdi, i colleghi dell’ufficio postale.
In occasione della morte di Riccardo Tosi, la segreteria dello Sdi di Guastalla, emise un comunicato ove venne sottolineato come il Tosi sia stato "…un esponente politico di primo piano nella zona e del suo impegno a favore della democrazia e della libertà sempre difese pure tra i banchi del Consiglio Comunale. Enorme fu il suo impegno durante le campagne elettorali.
Invitiamo i cittadini e rendere l’estremo saluto ad un uomo buono, generoso, stimato da tutti, che non verrà mai dimenticato".