Signori Silvano, un socialista sempre in prima linea
04 agosto 2004
di Giuseppe Manfrin
da Avanti della Domenica - 6 aprile 2003 - anno 6 - numero 14
Nel 1972, Silvano Signori era vice sindaco di Grosseto ed era candidato per il Psi nel Collegio del capoluogo maremmano per il Senato della Repubblica. Era un Collegio quello, sul quale non si poteva certo pronosticare, per il Psi, una positiva vittoria elettorale. Eppure questo compagno, operaio e sindacalista, si mise a girare con una vecchia bicicletta e con una sporta, infilata sui manubri, colma di materiale cartaceo elettorale, a visitare tutte le famiglie del Collegio, così, direttamente, alla buona e amichevolmente. Ebbene questo umile e semplice contatto umano si dimostrò più valido di qualsiasi potente, e quasi sempre costosa, macchina elettorale. Infatti, il Collegio di Grosseto, posto fra gli ultimi nella graduatoria per il Psi in Toscana, divenne fra i primi, grazie all’opera personale e alla costanza di Silvano Signori che, nelle elezioni politiche del 1972 fu eletto senatore della Repubblica.
Silvano Signori nacque a Tirli (Grosseto) il 4 dicembre 1929. Proveniva da una famiglia operaia, egli stesso ha fatto l’operaio boscaiolo. Partecipò alla Resistenza combattendo nella Divisione partigiana "Spartaco Lavagnini". Si iscrisse al Psi nel 1944, ma già nel 1943 prese contatti con organizzazioni clandestine socialiste. Nel 1950 venne eletto consigliere comunale di Castiglion della Pescaia e, nello stesso anno fu nominato responsabile provinciale della Federazione giovanile del Psi. Successivamente fu segretario dell’Associazione autonoma degli assegnatari dell’Ente di Riforma agraria della Maremma e, dal 1953 al 1956 venne nominato segretario provinciale della Cgil.
Dal 1956 al 1963 venne eletto segretario della Federazione socialista di Grosseto, poi, dal 1963 al ’65, nuovamente segretario provinciale della Cgil e dal 1965 al ’70, fu segretario della Federazione del Psi di Siena. Signori, attraverso queste esperienze e nel ruolo che in esse esplicò, diventò un quadro politico di primissimo ordine, sia nel campo dell’organizzazione politica, sia nel campo delle amministrazioni locali, sia nell’attività sindacale. È da tener presente che per dieci anni fu anche assessore dell’Amministrazione Provinciale di Grosseto.
La sua coerente personalità si mise in luce non solo nelle campagne politiche ed elettorali o nella acquisizione di problematiche amministrative derivate dal suo impegno negli Enti Locali, ma anche nelle attività sindacali fra i contadini dell’Ente Maremma e fra i minatori dell’Amiatam, con cui sarà durante l’occupazione delle miniere. Silvano Signori fu in ogni congiuntura con i lavoratori e sempre in prima linea nella difesa dei loro interessi.
Eletto senatore della Repubblica nel 1972, fece parte della Commissione antimafia e fu segretario della Commissione Difesa. Rieletto nel 1976 venne confermato segretario della Commissione Difesa e segretario del Gruppo parlamentare del Psi al Senato. Nelle elezioni politiche del 1979, sempre nel Collegio di Grosseto, venne rieletto senatore e farà parte della Commissione Difesa e della Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Sindona. Venne nominato vice presidente del Gruppo Psi al Senato. Nelle elezioni del 26 giugno 1983 venne ancora rieletto senatore e nominato sottosegretario di Stato alla Difesa nei due governi presieduti da Bettino Craxi. Il 15 giugno 1987 venne rieletto per la quinta volta consecutiva senatore per il Collegio di Grosseto con 25.321 voti. Questo, in breve sintesi, il percorso parlamentare di Signori; un socialista impegnato nella battaglia autonomista nel Psi; un compagno di base rimasto sempre fedele alle battaglie del lavoro ed alla visione riformista della società. Nel 1980, era già membro del Comitato Centrale del Psi, ha fatto parte della Direzione nazionale del Partito, fino alla nomina di sottosegretario.
Ho ancora un nitido ricordo personale di quando aveva il suo ufficio in via della Guardiola a Roma, dove prima c’era la redazione del quotidiano "Avanti!" e che venne occupato dalla Associazione Amici dell’Avanti!.
Ci si incontrava ogni giorno; Signori con i suoi collaboratori continuava ad occuparsi dei problemi della Difesa, ed ho potuto, in quelle occasioni, apprezzarne la semplicità dei suoi modi non privi di un genuino calore umano.
Nelle vicende che seguirono i noti fatti che portarono allo scioglimento del Psi, Silvano Signori non ebbe esitazione alcuna nel restare fedele agli ideali socialisti e quando si costituì lo Sdi fu, anche in questa occasione, ancora in prima linea ad affermare con entusiasmo la sua volontà di poter continuare la battaglia socialista.
Silvano Signori, l’ex partigiano, l’ex operaio boscaiolo, il parlamentare, il sindacalista, il socialista maremmano di tante battaglie, è morto a Grosseto il 17 febbraio 2003.
Silvano Signori ha lasciato nel lutto l’adorata famiglia, ed un vuoto profondo fra i socialisti e fra coloro che lo conobbero ed apprezzarono le sue grandi qualità umane.