Luigi Vertemati
16 gennaio 2012
In occasione dei funerali di Luigi Vertemati che si sono tenuti a Milano l’11 gennaio 2011 Roberto Biscardini lo ha così commemorato.
Ho ricevuto molti messaggi in questi giorni
da amici e compagni
da parte di alcuni che sono qui
e di altri che non possono essere tra noi oggi per salutare Luigi
Le parole di questi messaggi sono ricorrenti
- grande stima per Luigi
- grande compagno
- grande combattente
- persona per bene
- onesto
- grande lavoratore
- amico
- sempre disponibile
- impegnato nel sociale – nella politica
- di grande modestia
- SOCIALISTA TUTTO DI UN PEZZO
Voglio partire da qui
Perché Luigi è stato per molti di noi soprattutto un grande compagno e da compagno ha saputo essere amico
Sì, perchè per lui essere socialista era ed è una parte inscindibile della vita e quindi dell’amicizia
Luigi aveva un lavoro fin da ragazzo, aveva un mestiere, e ne era orgoglioso.
Lascia il lavoro per la politica a tempo pieno, non amava chi entrava in politica per fare il percorso inverso.
Si iscrive al Partito socialista da giovanissimo, a 14 anni, va nei Falchi rossi, l’organizzazione dei giovani socialisti di allora
Rimane fedele a quella tessera fino ad oggi,
Non ha mai pensato di cambiare bandiera
Perché per Luigi non si cambia ne partito, ne famiglia
Non solo per un problema di coerenza, ma perché la casa non si molla, va difesa, anche nei momenti difficili, perché è parte della battaglia continua della vita
Luigi è un socialista, autonomista e riformista
Ed esprime questo modo di essere facendo l’amministratore locale, come si faceva una volta, prima consigliere comunale, poi assessore e magari sindaco e poi puoi fare anche dell’altro
puoi occupare anche altre posizioni di maggiore prestigio e responsabilità ma è sempre bene partire dal basso, facendo la cosiddetta gavetta.
Così come nel partito, è meglio partire dalle sezioni, perché se conosci il partito dal basso farai un domani meglio il dirigente provinciale e nazionale
Con questa storia alle spalle Luigi è Segretario regionale e provinciale del PSI dal 1970 al 1976, e ritornerà a dedicarsi al partito a Milano nel 1993, commissario della federazione con l’arrivo di Giorgio Benvenuto alla Segreteria Nazionale del PSI.
Come dire: “al servizio del Partito” quando serve e se serve.
Così come dopo essere stato eletto al Parlamento europeo nel 1989 si ricandida nel 1994, sapendo che non c'erano molte possibilità di essere rieletto,
Ma "meglio cadere in piedi" che scappare.
Una delle tante scelte e vicende condivise con molti di noi in quegli anni drammatici e difficili di comune militanza.
Vicende che lo fecero soffrire, molto
Ma essendo persona garbata e schiva
Sapeva soffrire in silenzio
E in silenzio ci ha lasciato.
Nel 2002 insieme ad alcuni di noi da vita all’Associazione “il Socialista” nella convinzione che è sempre bene salvare il marchio e il nome, socialista senza aggettivi.
Per il Comune di Milano, che ricorderà Luigi nell’aula del Consiglio nel corso di una prossima seduta, devo portare qui il saluto dell’assessore Stefano Boeri che ci teneva a far sapere il senso di vicinanza a noi e alla famiglia