De Prezzo Giovanni: un fedele socialista di grande umanità
04 agosto 2004
di Giuseppe Manfrin
da Avanti della Domenica - 2 febbraio 2003 - anno 6 - numero 05
Quando mi sono giunte le note biografiche su Giovanni De Prezzo, curate con amore dal giovane compagno Nicola Fontanella, della sezione Sdi di Crema (Cremona) e le ho potute leggere, ho pensato a quei compagni che, specie nel XVIV secolo, accorrevano a quei gruppi che si organizzavano ed andavano in quelle zone ch’erano state colpite da terribili morbi, prodigandosi a salvare delle vite. C’era in quei compagni un evidente generoso slancio di solidarietà che rispecchiava, solitamente, al di là dei fatti contingenti, anche nella loro vita privata, la caratteristica impronta della loro generosità e della loro squisita umanità, ed erano queste le doti che contraddistinsero la figura di Giovanni De Prezzo (nella foto).
Aveva si, degli impegni politici, specie di base, che assolse con grande serietà e generosità, ma un aspetto merita d’essere particolarmente segnalato, quello di consigliere presso l’Istituto dei Tumori di Milano, dal 1897 al 1997, diventandone poi, il vice presidente.
Era nato a Soleto (in provincia di Lecce) il 20 ottobre 1946.
Aveva prestato giuramento in Aeronautica Militare nel 1964 ed era diventato controllore di volo e, come tale, aveva lavorato, prima presso gli aeroporti militari di Aviano e di Istrana, poi all’aeroporto milanese di Linate, dove era da tutti stimato per la sua serietà e per l’alta professionalità.
Nella sua attività civile presso l’aeroporto di Linate oltre a dimostrare le sue elevate doti professionali, si distinse anche per la sua attività sindacale nelle fila della Uil.
Spostatosi nel 1974, visse a Crema per circa due anni, poi si trasferì in una località limitrofa: Vaiano Cremasco, dove entrò subito a far parte del direttivo della locale sezione socialista. Diventò segretario della Sezione del Psi dal 1985 al 1990, dove si distinse, oltre per il suo impegno politico, anche per i sacrifici che dovette compiere per mantenere aperta la sezione, sostenendo personalmente le spese per l’affitto ed altre varie.
Nel 1985 fu candidato sindaco a Vaiano Cremasco e divenne consigliere comunale di minoranza dal 1985 al 1990. All’indomani del 47° Congresso nazionale del Psi (1994) che sancì lo scioglimento del partito, Del Prezzo (nella foto), visse quelle tristi giornate senza lasciarsi andare e senza rinunciare a continuare e ad essere e sentirsi socialista, per questo aderì ai Socialisti Italiani (Si) di Enrico Boselli.
Nell’ottobre del 1997 è ancora presente e attivo per la sua inconfondibile carica di umiltà e fiducia, per l’affermazione del socialismo.
Infatti in quello stesso anno fu candidato nelle elezioni amministrative comunali di Crema per l’affermazione del centro sinistra.
Nel maggio del 1998, quando a Fiuggi si costituì il partito dei Socialisti Democratici Italiani (Sdi), Giovanni De Prezzo non ebbe esitazione alcuna e vi aderì con tutto il suo entusiasmo.
La sua fedeltà agli ideali socialisti, sono dimostrati dalla sua coerenza ed entusiasta milizia; la sua grande umanità e generosità, ritengo sia stata evidenziata soprattutto dalla sua esperienza presso l’Istituto Tumori di Milano.
Lo so, che tracciare la figura di De Prezzo, in una veloce sintesi, può dare l’impressione di fredda laconicità e di voler sminuire il personaggio, ma non è così, perché il suo straordinario impegno politico e umanitario, rimane intatto e vivo.
Il 9 dicembre 2001, mentre si avviava verso casa, venne coinvolto in un tragico incidente automobilistico nel quale perse la vita e con essa tutti i suoi progetti ed affetti, lasciando nel più profondo sconforto gli adorati moglie e figli, gli amici e i compagni.
A poco più di un anno dalla tragica scomparsa di Giovanni De Prezzo, inviandomi le notizie biografiche essenziali, il giovane Nicola Fontanella di Crema, lo ha voluto ricordare con particolare affetto, quasi figliale ed anche con la riconoscenza per aver avuto l’aiuto, ancora giovane, a capire i veri ideali e a partecipare attivamente alla vita politica con l’umiltà e la generosità che lui stesso raccomandava e viveva.
Ma, anch’io debbo ringraziare il giovane Nicola per avermi fatto conoscere, ahimè solo idealmente, un compagno come Giovanni De Prezzo.