COMUNIONE E LIBERAZIONE: ASSALTO AL POTERE IN LOMBARDIA

Riflessioni per la componente acculturata della società. di Enrico De Alessandri

Enrico De Alessandri si è assunto un compito gravoso: far da voce a un disagio diffuso, condiviso, figlio di una situazione, un contesto, noto ai più, ma apertamente denunciato da pochissimi. De Alessandri si assume l'onere di fare luce, esporre un noto ai più, un rimosso. Si sa, ma non si può dire. Il libro di De Alessandri è un pamphlet che finalmente viene a mostrare apertamente il funzionamento di una rete radicatissima di potere che dalla Presidenza della Regione Lombardia si espande, grazie a nomine e appalti, verso il mondo imprenditoriale, sanitario e scolastico della Lombardia, regione più ricca d'Italia. Da voce a quel "si sa" tante volte udito, mai espressamente denunciato. La rete di potere impersonificata da Roberto Formigoni, attuale presidente della regione Lombardia e attuale per la quarta volta candidato alla medesima presidenza, CL e il suo braccio imprenditoriale rappresentato dalla Compagnia delle Opere, ha assunto, negli ormai quindici anni di gestione formigoniana della regione, estensione enorme. Tramite uno scritto, pubblicato sul Corriere Della Sera il 7 giugno del 2005, alcuni esponenti dell'allora Forza Italia impegnati in regione (Podestà, Pisani, Fiori, Triscari, Colli) hanno denunciato apertamente l'influenza di Comunione e Liberazione, evidenziando come "Il ruolo e il potere che hanno assunto Formigoni e il sistema connesso di Comunione e Liberazione e della Compagnia delle Opere determinano la quasi totalità delle scelte politiche e amministrative, di fronte a un peso elettorale che non raggiunge un decimo dei voti di Forza Italia.". De Alessandri cita studi universitari (dell'università di Chicago, Padova e Trieste) redatti da eminenti cattedre di Sociologia e Storia delle Religioni che delineano per CL tratti di "setta" e "fondamentalismo". In Lombardia, grazie alla rete di potere precisamente messa in luce dal libro di De Alessandri, si è potuto assistere alla sistematica occupazione da parte di Comunione e Liberazione dei principali snodi del potere della regione, il cui fatturato raggiunge i 20 miliardi di euro. Una netta minoranza, nel nome di una comune appartenenza ad un movimento religioso dai tratti fondamentalisti ha potuto assumere il controllo di settori fondamentali della regione, quali la sanità, influenzandone apertamente il corretto funzionamento. La situazione si perpetua ormai da più di quindici anni.

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