14 APRILE 2002 - CONGRESSO NAZIONALE DOCUMENTO CONCLUSIVO VOTATO ALL'UNANIMITA'

14 aprile 2002

"I socialisti democratici italiani, riuniti a Genova nel secondo congresso nazionale, confermano il loro impegno per la giustizia sociale e la libertà, coerenza con la tradizione politica che affonda la proprie radici in 110 anni di lavoro per il progresso dell'Italia e dell'Europa. Confermano altresì il loro impegno a favore della pace e della autodeterminazione dei popoli per l'affermazione di tutte le libertà".
I socialisti, si legge ancora nel documento, "fanno appello affinché in Medio Oriente israeliani e palestinesi trovino le condizioni perché i due popoli possano vivere in pace nel rispetto delle reciproche culture e civiltà. I socialisti d'Europa e del mondo devono far sentire una voce forte e determinata per risolvere la crisi medio orientale".
"Il congresso - prosegue il documento - approva la linea politica proposta dal presidente del partito e recepisce sia i contributi emersi dal dibattito congressuale sia le osservazioni politiche e organizzative contenute nei documenti approvati dai congressi regionali. Il congresso si riconosce nella proposta politica della Casa dei riformisti per superare gli attuali limiti e assetti del centrosinistra, non in grado di rappresentare tutte le culture riformiste laiche, socialiste e liberali, essenziali a costruire un'alternativa credibile e convincente per battere il centrodestra".
"Il processo di costruzione della Casa dei riformisti è l'espressione di una forte iniziativa politica per i socialisti che, con respiro strategico, dovrà trovare il suo approdo nella famiglia del socialismo europeo. Di fronte all'attuale assetto bipolare europeo che impone scelte chiare e coerenti, è dunque necessario lavorare affinché il Pse, espressione del riformismo social democratico, sappia aprirsi all'apporto straordinariamente importante di tutte le componenti del riformismo cattolico democratico, liberaldemocratico e ambientalista, anche attraverso un profondo cambiamento che consenta a tutti di sentirsi pienamente rappresentati e protagonisti".
"Per le imminenti elezioni amministrative del 26 maggio il congresso chiede con forza agli elettori italiani un voto allo Sdi come un primo importante contributo alla realizzazione di questo grande progetto. In questa prospettiva - conclude il documento congressuale - lo Sdi ritiene di grande importanza che l'Ulivo riesca a darsi una voce univoca e forte. Il congresso impegna il gruppo dirigente a concretizzare la proposta di designare un unico portavoce alla Camera e al Senato e a sostenere, altresì, le iniziative parlamentari che si muovono in direzione dell'unita' delle forze riformiste".


Vai all'Archivio