VIZZINI: PROPRIO CHI GIURA FEDELTA' SI STA GIA' PREPRANDO AL DOPO intervista a cura di Fabrizio Rizzi da Il Messaggero del 6 novembre 2011

16 dicembre 2011

VIZZINI: PROPRIO CHI GIURA FEDELTA' SI STA GIA' PREPRANDO AL DOPO intervista a cura di Fabrizio Rizzi da Il Messaggero del 6 novembre 2011

Senatore Carlo Vizzini, perché ha lasciato il Pdl? Temeva di finire male con un partito ormai in difficoltà?
«Non direi proprio. Io scendo da una nave che vale il 25 per cento dei voti e salgo su un canotto all’uno per cento, diventando l`unico parlamentare socialista. Metto definitivamente a rischio la mia esperienza, senza sapere quale sarà il mio futuro».
La stagione del berlusconismo è conclusa?
«Si è conclusa la seconda Repubblica. E Berlusconi è stato fiocinato non dai quattro che se ne vanno dal partito, ma un anno e mezzo fa, con la diaspora di Fini. Il Cavaliere doveva andarsene in quel momento, non ebbe il coraggio di farlo. L`unico che aveva preveggenza fu Roberto Marosi che voleva andare alle urne».
Insomma, lei non ha litigato eppure se ne esce dal Pdl. Non c`è qualcosa che non va?
«Esco in punta di piedi e non parteciperò ai voti di fiducia, mi asterrò. Ma nello stesso tempo ritengo che per governare con il coraggio dell`impopolarità occorre una maggioranza ampia, com`è stato fatto in Italia negli anni Settanta per combattere la crisi ed il terrorismo. O come ha fatto la Germania, con un governo di grande coalizione».
I colonnelli non riescono a convincere il premier a lasciare.
«Mi dispiace dover osservare che chi predica la fedeltà a Berlusconi in realtà si prepara alla guerra interna. In un momento di grande difficoltà proclamano di avere avuto un successo raggiungendo un milione di tessere. Sono loro, i colonnelli, che sono pronti al combattimento per il post-Berlusconi».
E` per colpa dei colonnelli che ha lasciato il Pdl?
«Il mio disagio è cominciato con il partito del predellino, con la fusione a freddo tra Forza - Italia e An. Poi è arrivato Alfano con il grande progetto dei cattolici democratici in, cui il testamento biologico diventa una dottrina. Io che c`entravo?».

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