UNA NOTA A MARGINE di Felice Besostri
29 maggio 2018
Nel 2019 ci saranno le elezione per il rinnovo dei membri spettanti
all'Italia nel Parlamento Europeo, che già ponevano un problema alla sinistra,
che va dispersa e senza un progetto non solo in Italia ma in Europa. Comunque
quella sarebbe stata l'occasione pr discutere di Europa. La divisione tra
europeisti e sovranisti è una falsa dialettica per compattare campi molto
divisi al loro interno. Adesso le prossime elezioni nazionali saranno
sequestrate dallo spread, dall'euro, se non da un referendum su Mattarella, con
poca attenzione alle crescenti diseguaglianze, all'assenza di crescita, alla
mancanza di una politica industriale. nel contingente si parla di impeachment,
come fossimo negli Stati Uniti. Con il rischio di diventare un paese da
operetta nel quale non c'è informazione oggettiva. Pr esempio quanti sanno che
l'elenco dei 45 giudici da cui estrarre a sorte i 16 aggiuntivi, che integrano
i 15 giudici costituzionali è scaduto da qualche anno che in assenza elle
giunte delle elezioni non è neppure possibile nominate il Comitato pr la messa
in stato d'accusa, per così dire il PM del procedimento previsto dall'art.
90.Cost. e composto secondo il Regolamento parlamentare per i
procedimenti d'accusa approvato dal Senato della Repubblica il 7 giugno 1989 e
dalla Camera dei deputati il 28 giugno 1989, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 153 del 3 luglio 1989?
Noi non dobbiamo stare con questo o con quello, ma dalla parte della
Costituzione, che il popolo italiano ha salvato, ma non può attuarla in assenza
di forze politiche conseguenti.