UN VOTO UTILE di Roberto Biscardini, da Mondoperaio n.2, aprile 2009
19 maggio 2009
Con Sinistra e Libertà riportiamo la parola libertà nel campo della sinistra. Un’alternativa per quanti hanno perso ogni fiducia nei confronti del ceto politico della Seconda Repubblica, nell’attuale sistema politico bipolare e nella sinistra. Quella sinistra che ancora si richiama alla cultura politica del comunismo duro e puro, quella che si richiama al populismo giustizialista e quella del PD, che ha deciso di mettersi fuori dalla famiglia del socialismo europeo e fuori dalla sinistra stessa. Il PD difensore dei diritti di libertà a parole, ma sempre disposto a metterli concretamente in secondo piano rispetto all’esigenza di tenere aperto il dialogo con il centrodestra e con le autorità vaticane. Il PD che, senza più un’idea di società e di Stato, con le sue politiche ha la grande responsabilità di aver consegnato il Paese alla destra. Sinistra e Libertà è il simbolo della lista che i Socialisti presentano alle elezioni europee, assieme ai Verdi, a Sinistra Democratica, al Movimento per la Sinistra di Vendola, ad altre formazioni di ispirazione liberale e a testimoni importanti della società civile. E’ un simbolo che rappresenta, insieme, un’alleanza elettorale, un’identità e un progetto, e per i socialisti la concreta possibilità di allargare in Italia l’area del socialismo europeo. E’ il simbolo della volontà di introdurre forti elementi di rottura con lo status quo, per evitare che l’unica risposta alla crisi politica sia l’illusione di superare il bipolarismo con un sistema incentrato su due soli partiti. E’ il simbolo di chi intende rifondare la sinistra sulla base del principio di libertà, riaprendo a sinistra il tema di una profonda ristrutturazione culturale. In modo aperto, senza steccati e senza settarismi di bottega. Un movimento per riaprire il percorso di una sinistra moderna, di cambiamento, per la quale contano i diritti, la responsabilità e i meriti. Un movimento capace di distinguersi nei comportamenti e non solo nei programmi. Nell’assoluta difesa del principio fondamentale della laicità dello Stato, come condizione di libertà per tutti e a tutela della democrazia. Con proposte chiare sul terreno dei diritti civili, dei diritti sociali, per una politica attiva dell’ambiente, per una scuola di qualità e una formazione accessibile a tutte le generazioni. Una proposta politica concreta per dare ai giovani nuove ambizioni, opportunità e ideali. L’affermazione a sinistra del principio di libertà rappresenta per i socialisti il riconoscimento della giustezza della loro posizione originaria. Seguendo questo principio i socialisti democratici e i socialisti liberali hanno identificato il progresso civile e sociale dell’umanità con la capacità crescente degli individui di governare responsabilmente la propria vita e il proprio destino. Quel cammino fu violentemente interrotto, lungo l’arco del secolo scorso, dai cultori del salto rivoluzionario, dall’emergere dei partiti-chiesa custodi intolleranti della loro verità e delle relative ideologie totalitarie. Dall’affermarsi di stati variamente etici ed assistenziali, disposti sì ad elargire benefici ai ceti più deboli, ma in cambio della loro forzata rinuncia a conquistare da sé i propri diritti. Quel cammino, che fu interrotto dal comunismo e da un’interpretazione distorta del socialismo, deve riprendere anche in Italia, per dare voce a una sinistra degli individui. Nell’immediato le elezioni europee possono costituire una tappa importante. Il 7 giugno, dove non conta il voto per la governabilità, né il voto utile, né il voto di scambio, ci si misura sul modello di Europa che si vuole costruire, consapevoli che il ruolo dell’Europa è sempre più decisivo nell’orientare la stessa politica italiana. E ci si misura sull’affermazione della propria identità. “Sinistra e libertà” si batterà per una crescita democratica e civile dell’Europa, e dunque dell’Italia, per la progressiva estensione dei diritti di libertà. Per un’Europa laica, che riconosce il ruolo decisivo della coscienza individuale nelle grandi questioni etiche, rispettosa di ogni diversità, che combatte l’immigrazione clandestina, ma sviluppa i più efficaci meccanismi di integrazione. Per un’Europa che affida il suo futuro allo sviluppo dell’istruzione, della scienza e della ricerca, che garantisce ai lavoratori e ai giovani gli strumenti e le risorse necessari a governare i propri percorsi formativi ed occupazionali. Un’Europa internazionale e internazionalista, produttrice di strategie sociali ed economiche contro le tentazioni dirigistiche, le chiusure protezionistiche dei singoli stati nazionali e il potere delle corporazioni. Un’Europa più socialista, per affrontare la gravissima crisi economica mondiale, per uscire dalla crisi in modo unitario, con una politica economica più incisiva, non lasciata nelle mani dei singoli governi, in contrapposizione alle ricette economiche liberiste perseguite dalle destre con la complicità del Presidente della Commissione Jose Barroso.
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