UN VOTO PIU’ CHE UTILE di Roberto Biscardini dall'Avanti n.2 maggio 2009

12 giugno 2009

UN VOTO PIU’ CHE UTILE di Roberto Biscardini dall'Avanti n.2 maggio 2009

Chi ha avuto modo di conoscere Sinistra e Libertà in questa campagna elettorale, volutamente silenziosa e appannata, ha potuto cogliere il profilo della nostra lista. Sinistra e Libertà è un’alleanza elettorale tra diverse formazioni politiche, che si sono assegnate un duplice obiettivo, quello di superare insieme lo sbarramento del 4% e quello politico di proporre una sinistra laica, ispirata ai valori di libertà, distinta, sino all’aperta contrapposizione, non solo con la destra, cosa del tutto naturale, ma anche ai cultori del comunismo duro e puro, ai cultori del giustizialismo e alla politica ambigua del Pd. E’ una lista elettorale, ma insieme l’inizio di progetto politico, tra socialisti, verdi, movimenti della sinistra non comunista, altre formazioni di ispirazione liberale e testimoni importanti della società civile. Una sinistra diverse dalle altre. Una nuova sinistra italiana, non assimilabile alla sinistra radicale e di opposizione, che si propone come nuova forza di governo, libera da condizionamenti, ma che non intende rinunciare alla forza dei propri valori. Qui sta la maggiore distinzione con il Pd, partito di potere più che di governo, riformista a parole e non nei fatti, sempre incline a cedere alle sirene populiste. Un partito che rifiuta di identificarsi con la sinistra, il socialista e la libertà. Capace di fare qualche casino sui dettagli, ma senza avere una visione generale della società, della crisi e dei problemi. Senza un’idea dello Stato, che ha la grande responsabilità di aver consegnato il Paese alla destra. Sinistra e Libertà quindi non è un’alleanza elettorale qualsiasi tra piccoli partiti, ma un alleanza politica tra i più simili. Partiti e movimenti che hanno avuto il coraggio di unirsi non solo per rispondere ad uno stato di necessità, ma per mettere le basi di una politica convergente. Una sinistra diversa dalle altre inoltre su una questione cruciale: tutti insieme intendiamo rifondare la sinistra sul principio della libertà e su questo fondiamo la nostra identità. Abbiamo riportato la parola libertà nel campo della sinistra e rifondare la sinistra sul principio della libertà significa riaprire la questione di una sua profonda ristrutturazione, politica e culturale. Un movimento per una sinistra moderna, di cambiamento per la quale contano responsabilità e meriti, diritti civili, diritti sociali e bisogni. Nell’assoluta difesa del principio fondamentale della laicità dello Stato, come condizione di libertà per tutti e a tutela della democrazia. Con proposte chiare sul terreno dei diritti civili, dei diritti sociali, per una politica attiva dell’ambiente, per una scuola di qualità e una formazione accessibile a tutte le generazioni. Vogliamo offrire un’alternativa a quanti hanno perso ogni fiducia nei confronti del ceto politico della Seconda Repubblica, nell’attuale sistema politico bipolare e che vogliono impedire che il superamento del bipolarismo abbia come unico sbocco un sistema incentrato su due soli partiti. Per questo contrasteremo in tutti i modi il referendum di giugno, dicendo No, con l’astensione, non andando a votare o, se ci andremo, rifiutando di ritirare la scheda. Il successo della lista Sinistra e Libertà il 7 giugno, dove non conta il voto per la governabilità, né il voto utile alla Veltroni e Franceschini, può essere invece più che utile per ben altre ragioni. Rappresenta la possibilità per i socialisti di eleggere dei propri rappresentanti al Parlamento europeo garantendo il legame di collaborazione tra socialisti italiani e PSE. Rappresenta per i socialisti la concreta occasione di allargare in Italia l’area del socialismo europeo, portando nell’area del socialismo coloro che per molti decenni sono rimasti fuori. Rappresenta la condizione necessaria per incidere ancora più profondamente nella politica italiana riaprendo a sinistra il tema della sua ristrutturazione e di una diversa politica. E’ molto probabile che dopo l’8 giugno cambi tutto, e soprattutto a sinistra. Occorre esserci nelle migliori condizioni. Quindi impegniamoci anche in questi ultimi giorni per far conoscere il simbolo Sinistra e Libertà, ancora troppo sconosciuto, facciamolo votare con tutte le nostre forze e sosteniamo i nostri candidati socialisti.

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