SULLA COSTITUZIONE. LA MANIFESTAZIONE DEL PD FA DISCUTERE. BISCARDINI: È RIDICOLO ANDARE IN PIAZZA PER DIFENDERLA. CACCIARI: LA COSTITUZIONE DIVENTA UN CADAVERE SE NON SI RINNOVA.

09 marzo 2009

SULLA COSTITUZIONE. LA MANIFESTAZIONE DEL PD FA DISCUTERE. BISCARDINI: È RIDICOLO ANDARE IN PIAZZA PER DIFENDERLA. CACCIARI: LA COSTITUZIONE DIVENTA UN CADAVERE SE NON SI RINNOVA.

Il dibattito è aperto sulle contraddizioni del PD, in piazza per difenderla facendo parlare Oscar Luigi Scalfaro, salvo anche il giorno dopo sostenere la tesi che questa, come le precedenti per la verità, dovrà essere una legislatura costituente, per fare riforme condivise quindi insieme a Berlusconi. Prima Roberto Biscardini del PS,intervistato da RED, ha dichiarato: “Da oltre trent’anni le forze politiche e il Parlamento discutono della necessità di una revisione costituzionale, dimenticarselo oggi è peggio del ridicolo. Andare in piazza convocati dal PD in difesa della Costituzione non ha alcun senso. E’ come mettere la testa sotto la sabbia. D’altra parte solo un'esigua minoranza nel paese, come risulta anche da recenti sondaggi, pensa che la Costituzione sia intoccabile e debba essere conservata così com’è. E’ evidente da anni che, a fianco della necessità di rendere efficiente la struttura organizzativa dello Stato, c’è bisogno di una sua modernizzazione e quindi di una revisione anche della prima parte della Costituzione, per ripartire dalla rilettura delle libertà e dei diritti, per arricchirli e adeguarli ad esigenze nuove. Insomma, anche le recenti vicende del caso Englaro mettono in evidenza come ci sia una crisi di interpretazione della parte ideologica della Costituzione che merita di essere affrontata. Non affrontarla può essere di danno proprio alla parte più laica del Paese. Il problema è un altro. – Conclude Biscardini – Il problema non è se avviare o meno un processo di revisione della Costituzione, (tema per altro di cui sempre si parla), ma sul come farlo. Per questo noi socialisti, ritenendo che questo Parlamento, eletto con premio di maggioranza e quote di sbarramento, non abbia le carte in regola per poterlo fare, abbiamo proposto che la riforma della Costituzione sia affidata come nel ’46 ad una Assemblea Costituente, eletta direttamente dal popolo con sistema proporzionale E per questo abbiamo avviato la raccolta di firme per depositare un progetto di legge di iniziativa popolare perchè finalmente la parola ritorni al popolo.” Poi Massimo Cacciari del PD, intervistato da Affaritaliani, ancora più pesante: "La Costituzione è la legge fondamentale di uno Stato e quindi sì, dobbiamo tenercela stretta se non vogliamo cadere in anarchie. Nello stesso tempo, però, una cosa a cui si è veramente e intelligentemente fedeli è un qualcosa che via via nel tempo si trasforma, si rinnova, altrimenti è un cadavere. E guai a tenersi stretti i cadaveri. La nostra Costituzione sarà tanto più vivente quanto più sapremo farla vivere con noi. Questo è il rapporto fondamentale che bisogna avere con la Carta. Altrimenti diventa un cadavere. E la peggior tortura che conoscevano gli antichi era legare un vivo a un cadavere. Era la peggiore tortura etrusca". Ma si deve rinnovare anche la prima parte della Costituzione o soltanto la seconda? "Bisogna rinnovarla, con intelligenza. Certamente la prima parte esprime dei principi che sono assolutamente attuali, a saperli leggere adesso. Basti pensare al lavoro, che naturalmente non è quello di massa, ma è sempre più lavoro intellettuale. Promuovere il lavoro nelle forme storiche, che di volta in volta si hanno, è assolutamente fondamentale. E che la nostra carta costituzionale indichi questo come prioritario è uno degli aspetti più innovativi della Costituzione". Ma Biscardini aggiunge: "per difendere bene i principi della prima parte, bisognerebbe mettere mano anche a quella. Il Federalismo nella prima parte è impedito in qualsiasi forma, per esempio e in materia di diritti, sono passati sessanta anni. Bisogna adeguarsi."

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