STORIA DEI DUE FRATELLI CLONATI di Alberto Angeli del 30 aprile 2020

30 aprile 2020

STORIA DEI DUE FRATELLI CLONATI di Alberto Angeli  del 30 aprile 2020

Riporto una notizia, che potrebbe suscitare scalpore, anche se non posso assicurare che sia vera. Il quotidiano Sovietico, Rossijskaja Gazeta ( la Gazzetta Russa ) riporta la notizia del Settimanale Cinese Yazhou Zhoukan,  che riproduce un’intervista rilasciata da un anziano medico ad una TV locale della provincia di Shanxi, nella quale confessa che subito dopo la rivoluzione cinese, venne portato a compimento uno strano esperimento di clonazione. La clinica presso cui fu condotto, la Taoclinck di Wuhan, adesso ha cambiato nome e così tutti i documenti sono misteriosamente scomparsi. L’intervistatore, pur ammettendo che la testimonianza dell’anziano medico fosse dettagliata e convincente, decise di compiere una verificata per riscontrarne la veridicità. Spinto dalla curiosità e dalla Direzione della TV si trasformo in investigatore e si mosse alla ricerca di testimonianze. Al termine, poté , in qualche modo, provare la fondatezza di quanto riportato nell’intervista. La clonazione riguardava un vecchio italiano, che si prestò all’esperimento donando il suo DNA prima di morire, a causa di una grave depressione unipolare. La clonazione dette vita a due esseri, ai quali venne dato un nome comune: Matteo, mentre il cognome venne lasciato al caso.

Accadde, infatti, che i due Matteo, morto il donatore, non potessero rimanere in Cina, poiché non c’erano famiglie disposte a farsi carico di due esseri clonati e privi quindi di una ragionevole certezza sulla vita futura. Allora, fu deciso di portarli in Italia, paese di origine del donatore, e affidati a famiglie diverse, dietro compenso e con la precisa intesa che sarebbero stati allevati senza che uno sapesse dell’altro, lasciando che fosse il destino a farli incontrare e riconoscersi. Così uno fu affidato a una famiglia del Nord e l’altro del centro Italia. Crebbero lontani, l’uno d’altro, senza mai avere l’opportunità di incontrarsi e quindi far scattare quel meccanismo naturale, che spinge sempre due esseri dello stesso nucleo cellulare a sintonizzarsi e poi a compiere atti e decisioni che ne svelino l’uniformità mononucleare.

 

Sono passai anni, e oggi possiamo dire che il miracolo si è compiuto: i due Matteo si sono ritrovati nella fase di adulti e politicamente impegnati. Entrambi hanno conquistato posti di rilievo e di prestigio: segretari di un partito, esperienze di governo, Vice Presidenti del Consiglio e Presidente del Consiglio. Insomma, uomini potenti su fronti diversi. E tuttavia, possiamo dire che si esprimono con lo stesso vezzo narcisista, anche su uno si dichiara sovranista e l’altro suo antagonista. Ma entrambi sono per il caos. Renzi, perso un partito a seguito di una sconfitta elettorale, ne ha subito inventato un altro, come un prestidigitatore lo ha estratto dal governo costruito con l’odiato 5stelle, pur di impedire al fratello Salvini di sfruttare la momentanea popolarità e stravincere le elezioni.

 

Nasce il nuovo partito IV e la natura fa il suo corso tanto da spingere i due clonati all’avvicinamento su una posizione di facile gestione: attaccare il governo Conte alle prese con la più spaventosa crisi sanitaria, sociale e economica che si potesse solo immaginare. Matteo Salvini, occupa il parlamento, Matteo Renzi minaccia la crisi di questo governo per averne un altro, ponendosi l’obiettivo di sostituire Conte con uno disponibile a gestire un governo di unità nazionale, in cui anche il fratello Salvini potrebbe partecipare, così alla fine ritrovarsi insieme i due Mattei.

 

 Ai due fratelli Matteo non sembra interessi la gravità della crisi, la diffusa povertà che sta contagiando migliaia di famiglie, di giovani generazioni che non hanno lavoro e non vedono un futuro, non sentono la richiesta degli anziani lasciati soli e senza aiuto. Non si propongono di portare un contributo, un aiuto, che non abbia la malizia della polemica, per chiedere che il governo si sbrighi a risolvere i problemi della liquidità della quale c’è estremo bisogno per sostenere la ripresa economica, per un sostegno immediato alle famiglie, ai lavoratori, agli esclusi, risolvendo con intelligenza e giustizia e rapidità la situazione dei clandestini, dando loro una prospettiva insieme al recuperato senso dell’umanità. Contribuiscano a rifondare il modello di sviluppo economico in cui il sistema sanitario sia la priorità, intanto fornendo tutta la strumentazione medicale di cui si avverte impellente il bisogno.

Ma non lo faranno, perché il loro interesse contrasta con quello del Paese, e le stesse proposte che ciascuno dei due formula e sostiene si elidono a vicenda. Questo risultato chimico della politica potrebbe distruggerli e così svelarci che, in fondo, l’esperimento della clonazione è fallito e i due falliranno anche nel loro proposito di unirsi per conquistare il potere.

 

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