SOCIALISMO FA RIMA CON DADAISMO

28 marzo 2008

SOCIALISMO FA RIMA CON DADAISMO

Artisti, intellettuali, cittadini protestatali con la voglia di cambiare il paese che hanno a cuore una radicale trasformazione culturale e politica votano Partito Socialista. Ieri sul Magazine del Corriere della Sera si è fatto notare che socialista fa rima con dadaista. Interessante. Giusto. Chi erano i dadaisti? Un movimento rivoluzionario nato a Zurigo alla fine della prima Guerra Mondiale con l’obbiettivo principale di opporsi alla guerra che divenne poi un movimento culturale, e soprattutto letterario e artistico che impose provocando una nuova concezione della bellezza anche esaltando l’inutilità. L’artista Marcel Duchamp nel 1917 ebbe il coraggio alla mostra annuale della Society of Independent Artists, fondata in quello stesso anno con altri artisti, di esporre un orinatoio. Un gesto inutile apparentemente, ma che rivoluzionò l’arte mondiale. Che i socialisti oggi possano apparire dadaisti, conferma il fatto che i dadaisti erano socialisti, donne e uomini di rottura e di grande coraggio. Non avrebbero mai votato i partiti così detti utili, non avrebbero mai votato partiti che rappresentano tutto il contrario di tutto, non avrebbero mai accettato la logica perbenista e qualunquista del Pd e del Pdl. Logica falsa. Il perbenismo nasconde una cattiva coscienza. Avrebbero perfino detto a Veltroni e Berlusconi: voto socialista perché è più utile di voi, ma avrebbero anche potuto dirgli: voto socialista perché è inutile e bello, come sono belle tante cose apparentemente inutili che appartengono alla felicità degli uomini. Bello, inutile e rivoluzionario come l’orinatoio di Duchamp, alla faccia di tutti i pittorelli che ripetono le stesse immagini così come la politica e i grandi ripetono la stessa musica.

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