SINTESI INTERVENTO DI BOBO CRAXI - Socialisti in Movimento, Roma 12 marzo 2017
12 marzo 2017
Bobo Craxi (Psi): “Reduci di grandi battaglie, non certo servi del Pd”
Parlando questa mattina all’assemblea dei socialisti in movimento, l'area che raggruppa numerosi circoli e associazioni della diaspora politica dei socialisti italiani, tenutasi questa mattina a Roma e che ha riunito il Comitato socialista del ‘No’ al referendum, Bobo Craxi ha dichiarato: "E’ necessario contribuire a riorganizzare un perimetro ‘largo’ della sinistra riformista italiana, dopo la sconfitta del maldestro tentativo di riformare le nostre istituzioni e piegare le legislazioni sul lavoro agli interessi esclusivi di parte. É indispensabile”, ha proseguito Craxi, “che i socialisti tornino a esercitare un ruolo importante nella costruzione e nella definizione della sinistra riformista, che non potrà che essere plurale, ma distinta, dalle pretese di rivincita di Matteo Renzi, unendo ciò che é possibile nel campo della sinistra italiana e dialogando con coloro che, sulle questioni di democrazia e sulle questioni civili e sociali, hanno assunto posizioni nette e chiare. Dobbiamo tutti impegnarci a fornire una prospettiva politica ed elettorale a coloro che ritengono sia possibile é necessario. Ma di quale centro-sinistra parla Pisapia? E di quale centro-sinistra si è parlato a Torino? A sentirli, sembra che tutti quanti siano stati per tre anni all'opposizione e non al Governo: i ceti medi e popolari hanno voltato le spalle alla sinistra; il sud sta all'opposizione; lo Stato sociale è indebolito; l'Europa è più fragile e parla di una doppia velocità che ci porterebbe dritti alla secessione. In questo quadro”, ha aggiunto Craxi nel proprio intervento, “o la riflessione della sinistra tiene conto di un bilancio che comprende questi ultimi 25 anni, oppure è destinata al fallimento. Non si tratta, come dice Renzi, di eredità o di reducismo: a parte il fatto che i reduci lo sono, spesso, di grandi battaglie, noi rivendichiamo di esserlo, ma di un grande centro-sinistra italiano: quello dell'incontro fra popolari e socialisti, che non ha più avuto eguali nella Storia e che nessuna esperienza più recente ha saputo imitare. È questa la ragione per la quale i socialisti italiani devono nuovamente mettersi in cammino, in sintonia con le esigenze del tempo, nonché compiendo una fredda analisi su ciò che, oggi, è la sinistra e su quelli che sono i suoi compiti. Quanto al Psi”, ha concluso, “noi siamo critici con esso poiché non pratica alcuna politica, se non quella di essere ‘servente’ alle segreterie di ‘turno’ del Pd: questo non serve alla causa socialista e, certamente, non aiuta la necessaria autocritica nella sinistra italiana”.