SI ALLARGA L’AREA DEL DISSENSO A NENCINI
03 maggio 2015
Caro Nencini
Il gruppo Parlamentare Socialista è di fronte ad una scelta che è destinata a condizionare in modo determinante il futuro della nostra Democrazia e a segnare il futuro politico del Partito Socialista.
La nuova legge elettorale, proposta da Renzi, rappresenta il passaggio chiave di un processo di mutazione e ristrutturazione del nostro sistema politico, annulla con il ricorso alla fiducia l’autonomia e la dignità del Parlamento, sovverte l’equilibrio dei poteri trasformando in modo surrettizio la forma di governo, ed incrina irrimediabilmente il nostro sistema democratico e costituzionale costruito con il concorso essenziale del Partito Socialista Italiano.
Una legge che dovrebbe superare gli aspetti di incostituzionalità del Porcellum per non comprimere il diritto degli elettori di scegliere i propri rappresentati, mantiene se non addirittura aggrava gli aspetti di incostituzionalità della precedente legge, comprimendo l’autonomia del parlamento in nome della governabilità e della stabilità dei governi.
La crescente privazione, in ragione dei vincoli europei extra-nazionali, di potere dell’esecutivo richiederebbe al contrario un contrappeso maggiore e più efficace dei poteri parlamentari ed un allargamento della legittimazione democratica; mentre L’ITALICUM in radice sviluppa una filosofia esattamente opposta volendo ridurre il carattere plurale delle Assemblee parlamentari, e cancellando di fatto il Senato delegittimandone lo spessore costituzionale mediante la sue elezione di natura indiretta e la riduzione dei suoi poteri .
Questo tipo di stravolgimento delle regole elettorali e’ tra l’altro finalizzato a risolvere un interesse strettamente di parte, quello di garantire in modo stabile la permanenza esclusiva nel governo del paese a questo nuovo PD- Partito della Nazione, riconfigurato da Renzi come una nuova forza moderata di centro destinata a divenire il nuovo asse di riferimento del sistema, pur non essendo assolutamente rappresentativo della maggioranza del corpo elettorale.
Riteniamo quindi che il Partito Socialista non possa e non debba associarsi a questo impianto complessivo e di potere, che di fatto porta alla cancellazione del Socialismo Italiano proprio in un momento in cui la debolezza del centrodestra e la trasformazione genetica del maggiore partito della sinistra italiana, entrambi figli dei cattivi risultati della Seconda repubblica, ci offrirebbero un nuovo spazio autonomo di iniziativa politica.
Consegnare il Paese, al Partito della Nazione, ed ai poteri ed agli interessi che, in piena continuità con l'esperienza del precedente governo Monti, puntano a garantire nel governo del paese una assoluta conformità con quel sistema di relazioni economiche e finanziarie, che hanno portato alla crisi di tutte le economie sviluppate, sarebbe un gravissimo e definitivo errore.
L'approvazione di questa legge da parte del segretario del partito e del nostro gruppo parlamentare significherebbe quindi la piena condivisione da parte dei Socialisti di questo disegno di stabilizzazione conservatrice del paese, di cui il governo Renzi è ormai parte costituente e soggetto attivo, e l'abbandono di ogni nostra aspirazione ad essere una moderna forza di progresso e di cambiamento democratico, partecipe a pieno titolo, sulla base della propria incondizionata autonomia politica ed organizzativa, di un processo di riorganizzazione della sinistra italiana nel solco dei valori ,della tradizione e della storia del Socialismo Italiano.
Per questi motivi ti chiediamo, nel rispetto della volontà della stragrande maggioranza dei socialisti italiani, con e senza tessera, che si stanno esprimendo in queste ore ,in nome della nostra storia e della cultura socialista, di intervenire affinché il partito si esprima contro questa legge, consapevoli che una diversa scelta politica in senso contrario porterebbe allo snaturamento delle nostre ragioni politiche, ed aprirebbe, per tua esclusiva responsabilità, una gravissima lacerazione nel partito, distruggendo il patto politico di fondo su cui dal congresso di Montecatini in poi abbiamo insieme ricostruito il Partito Socialista Italiano.
L'approvazione da parte dei parlamentari socialisti di questa legge elettorale, in sfregio ai valori democratici del Socialismo, renderebbe inoltre vano ogni proposito di autonomia, e renderebbe assolutamente ingannevole ogni dichiarazione a favore della presentazione di una nostra lista autonoma alle prossime elezioni politiche.
E' evidente, a questo punto, che di fronte ad una conferma della tua decisione di approvare questa legge, peraltro senza aver consultato e sentito né gli organi nazionali né locali del partito, non assisteremmo inermi alla distruzione di ogni prospettiva socialista e riformista per il futuro del paese, ed assumeremo senza alcuna esitazione tutte le iniziative necessarie ad evitare l'annullamento della nostra storia politica.
Bartolomei Franco
Biscardini Roberto
Craxi Bobo
Labellarte Gerardo
Sollazzo Angelo