SEMPRE PIU’ DIFFICILE CAPIRE IL PD

09 gennaio 2009

SEMPRE PIU’ DIFFICILE CAPIRE IL PD

Fino a qualche settimana fa sembrava che in quel partito le linee fossero due, quella di Veltroni e quella di D’Alema. Adesso siamo al delirio. Caldarola sulla vicenda morale scopre l’inferiorità morale del Pd rispetto alla sua sedicente tradizionale superiorità. Pasquino sta dalla parte di Villari insieme a Mantini che Fassino giudica un cretino. Rispetto alla magistratura, nasce una specie di corrente antimagistrati degli inquisiti. E D'Alfonso da Pescara con il suo certificato medico aggiunge figuraccia a figuraccia. Rutelli scopre che il Pd assomiglia molto al vecchio Pci. Soru vorrebbe per battere Berlusconi (non si capisce cosa c’entri Berlusconi in Sardegna) tornare al vecchio Ulivo di Prodi, seppellito da Veltroni. E per finire Veltroni invia Morando a Napoli a fare il commissario così come Craxi nel ’92 mandò Amato a fare il commissario a Milano. Ma allora è proprio la seconda Tangentopoli?

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