SÉGOLÈNE ROYAL BATTUTA, VINCE IL PARTITO SOCIALISTA CHE NON VUOLE CORRERE ALTRE AVVENTURE da Repubblica del 22 novembre 2008
01 dicembre 2008
Martine Aubry ha vinto le primarie del partito socialista francese grazie ad un vantaggio di appena 42 voti. L'ex sindaco di Lille e "madrina" delle 35 ore ha sconfitto Ségolène Royal con il 50,04 per cento delle preferenze, contro il 49,98 per cento ottenuto dall'eex sfidante sconfitta alle presidenziali da Nicolas Sarkozy. Nel campo della Royal, la sconfitta non è accettata e Francois Hollande, attuale primo segretario, ha convocato per mercoledì un Consiglio nazionale che deciderà. Il principale partito di opposizione in Francia è ufficialmente spaccato, dunque, . Ma ad esprimersi sono stati soltanto 134.784 dei 233.000 aventi diritto iscritti al Ps. Dopo ore di colpi di scena e voci che si accavallavano sulla vincitrice del duello fra le "dames" socialiste, la direzione del partito ha emesso un comunicato all'alba: 67.413 voti per il sindaco di Lille, 67.371 per Ségolène, i cui sostenitori non hanno però accettato il verdetto, rendendo necessario un pronunciamento del Consiglio nazionale, dove comunque i loro rappresentanti sono in minoranza. Jean-Pierre Mignard, avvocato della ex candidata all'Eliseo, ha invocato un nuovo scrutinio a causa di "molteplici contestazioni" e "irregolarità", una mossa che sembra aver sancito anche sul piano legale la lacerazione del partito, la sua spaccatura esattamente a metà. Fra le affermazioni di questa agitatissima notte nella sede socialista, quella di Ségolène che ha avvertito: "non mi lascerò imbrogliare", denunciando poi "metodi assolutamente inaccettabili dell'apparato del partito". Nel campo della Aubry non si è atteso per la replica: "non c'è motivo di una terza votazione", hanno detto i suoi sostenitori, assicurando di avere dalla loro parte Hollande, l'unico a rimanere silenzioso tutta la notte. La Aubry ha invitato l'avversaria a mantenere "un atteggiamento responsabile per non creare una situazione ancora peggiore per il partito". All'inizio della lunga notte, era stata la Royal a esultare per una vittoria definita "netta" dai suoi, ma via via che le ore passavano la battaglia voto per voto ha cominciato ad infuriare, con la Aubry che si dichiarava in rimonta e l'avversaria a gridare ai "brogli" e alla "vittoria rubata". La Aubry, 58 anni, aveva i numeri per vincere con l'appoggio di Benoit Hamon, del movimento di sinistra del partito. La Royal, 55 anni, aveva stravinto il testa a testa del primo turno con il 42,9% contro il 34,5%.
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