Salvini non è quel genio che molti pensavano: non per questo lo è diventato Di Maio! di Nicola Cariglia da Pensalibero.it

13 maggio 2019

Salvini non è quel genio che molti pensavano: non per questo lo è diventato Di Maio! di Nicola Cariglia da Pensalibero.it

Salvini si è gonfiato come una mongolfiera non per avere fatto qualcosa, ma cavalcando la rabbia degli Italiani. Così è salito nei sondaggi ed ha nascosto i risultati della sua azione di governo, paurosamente schiacciata sullo zero.

C’è chi lo ha chiamato “effetto mongolfiera”. Ovvero, un pallone, troppo gonfiato, non può che cominciare a sgonfiarsi dopo un certo periodo di tempo. Ed è così, per questa legge fisica, che proprio l’ultima settimana nella quale era consentito pubblicare i sondaggi ha offerto risultati che molti attendevano ed altrettanti paventavano: Salvini e la Lega “ridimensionati” al 30%, Di Maio e 5Stelle in leggera risalita, anche se lontani dallo strepitoso risultato del 4 marzo 2018.

I soliti “commentatori” di vicende politiche, mai domi nell’ offrire servigi a qualche potente, quale che sia il suo partito, hanno attribuito il “merito” all’altro dioscuro di questa fase di mediocrità che è l’era pentastellata. A provocare il calo di consensi (senza mai dimenticare che si parla di voti virtuali) sarebbe l’abile cambiamento di passo di Di Maio, diventato più duro nei confronti dell’alleato di governo. Il riferimento è ai vari fronti aperti negli ultimi giorni: questione morale e posizioni “fascistoidi” in primo luogo.
Non penso sia questa la spiegazione giusta. Do più credito al cosiddetto ”effetto mongolfiera”. Quello stesso effetto che aveva colpito molto prima Di Maio e i 5Stelle, rivelatisi immediatamente pasticcioni e incapaci al governo, con una serie ininterrotta di gaffes da primato. Salvini, nella scalata (virtuale) al consenso, è durato di più non perché si sia dimostrato più bravo, ma perché si è impadronito di temi che maggiormente fanno incazzare gli Italiani: sicurezza e migranti. Addirittura, è riuscito a intrecciarli e a farli sembrare una unica cosa, in spregio al fatto che, invece, sono due cose ben distinte. Salvini si è gonfiato come una mongolfiera non per avere fatto qualcosa, ma cavalcando la rabbia degli Italiani. E ottenendo in questo modo due obbiettivi: salire nei sondaggi e nascondere i risultati della sua azione di governo, paurosamente schiacciata sullo zero. Un equilibrio che non poteva reggere troppo a lungo, come non resse a lungo con altri “Salvatori della Patria” di spessore politico ben superiore a Salvini.
Ma non è detto che la matassa si dipani a breve, tutt’altro. Alternative a questo governo che non governa non se ne vedono. Almeno non se ne vedono già pronte. Sul versante sinistro, meglio di centrosinistra, non c’è una iniziativa politica in grado di proporsi al governo del Paese in alleanza con il PD. Sul versante del centrodestra, il ritorno dell’alleanza tra Lega e Berlusconi non appare così automatico e digesto per tutti. Come digesta per tutti non è l’eventuale alleanza fra 5Stelle e PD. L’unica cosa certa, in tempi così tormentati, è che mai si è dimostrato così prezioso, per noi, fare parte dell’Unione Europea. Nonostante che anch’essa abbia i suoi problemi.

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