RITORNARE ALLE PROVINCE: SOLO UNA TROVATA di Roberto Biscardini da Jobsnews

26 aprile 2019

RITORNARE ALLE PROVINCE: SOLO UNA TROVATA di Roberto Biscardini da Jobsnews

L'uscita di Salvini sul ritorno alle vecchie province é certamente una trovata, che può trovare un certo consenso dopo il disastro imposto manu militari dalla legge Delrio e votata da tutto il centrosinistra con spensierata allegria.
Con quella legge si sono distrutte le province pur non abolendole. E si sono inventate le città  metropolitane che fanno ridere e acqua da tutte le parti. Sia dal punto di vista amministrativo, istituzionale e democratico. Con l'obbrobrio della elezione di secondo grado per i consiglieri e con i sindaci delle città metropolitane contemporaneamente sindaci della città capoluogo. Una montagna di contraddizioni, ma soprattutto una montagna di conflitti di interessi, che é poi la causa vera della paralisi. Oltre al taglio delle risorse.
Ma le trovate rimangono trovate.
Molti di noi appena uscita la legge Delrio si sono  mobilitati, anche con una proposta di legge di iniziativa popolare, per garantire almeno l'elezione diretta dei consiglieri e dei sindaci o presidenti di provincia. Ma non abbiamo trovato larghi consensi.
Nessuno si mobilitò e tantomeno la Lega. Anch’essa sguazzava, chissà perché, nella legge del Pd.
Adesso un ragionamento più  meditato andrebbe fatto, coinvolgendo più assetti istituzionali.
Il punto centrale rimane il ruolo politico e istituzionale dei Comuni, che come diceva Cattaneo sono e rimangono l'essenza della libertà. E dovrebbe riguardare il potenziamento dei loro poteri e dei loro consorzi volontari.
Ne consegue che si apre il tema dell'abolizione dell'elezione diretta dei sindaci e dei presidenti delle Regioni, a meno di non garantire per legge una netta separazione dei poteri tra sindaci e consigli.  Basta con il simul stabunt simul cadent. E in questo quadro di potenziamento del ruolo dei Comuni e loro consorzi, perché ripristinare le Province anziché abolirle del tutto? Come volevano i socialisti e persino i leghisti in un certo momento della loro storia.
Così come l'abolizione delle prefetture.
Per identificare un'articolazione dello Stato fondata  solo su tre livelli: sullo Stato centrale, sulle Regioni e sui Comuni appunto.

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