PER UN IMPEGNO PIU’ GRANDE E AMBIZIOSO ANCHE NEL PSI di Roberto Biscardini
23 aprile 2015
Il piccolo partito socialista, il PSI, mai come in questo momento avrebbe la possibilità di far valere un ruolo per una strategia di sviluppo democratico ed economico diverso da quello che emerge nella sinistra e nella politica del governo. E potrebbe farlo in grande autonomia contando sull’incertezza politica del momento, sul disorientamento dell’opinione pubblica di fronte ad una destra al punto più basso dei consensi e ad un centrosinistra dilaniato nei fatti tra il renzismo rampante e l’incertezza che gli ruota intorno. Ma la caduta della cultura politica socialista, non più coltivata e arricchita nel PSI negli ultimi anni, per limitarsi ad avere il proprio segretario in un semplice posto di governo, sta portando alla dissoluzione. Nessuna posizione autonoma ufficiale forte contro le riforme elettorali e costituzionali, un appiattimento assoluto sulle politiche economiche e del lavoro del governo Renzi, compresa la vicenda dell’articolo 18, assenza totale di proposta sui temi drammatici di politica estera, silenzio totale sui temi dell’immigrazione e sulle stragi del Mediterraneo.
Un partito socialista così viene meno ai suoi doveri minimi e mortifica le ragioni di tanti sacrifici compiuti dai suoi militanti negli ultimi vent’anni, sacrifici fatti per rimanere vivi e non solo in piedi con un marchio che non fa politica. E’ quindi arrivato il momento di fare di più e di costruire una prospettiva nuova che abbia al centro del nostro impegno la rinascita di una forze di ispirazione socialista, necessaria al paese, per superare quel misto di populismo e antipolitica, che con la fine della Prima Repubblica e con il volgere della fine anche della Seconda, ha intaccato tutti, compreso il nuovo PD.
Una nuova forza socialista che si definisce per quel che fa e che propone, con un gruppo dirigente centrale e locale rinfrancato da una prospettiva nuova, che si rifiuta di vivere di sole amarezze e delusioni, e che si ribella alla prospettiva della propria estinzione. Una forza politica che cresce per capacità di coinvolgimento di area politica esistente ma nascosta. Una prospettiva che obbliga tutti a mettersi in gioco e disponibile ad un impegno di lavoro molto più ambizioso di quanto non si sia fatto finora.