NUOVO SOGGETTO SOCIALISTA LAICO E LIBERTARIO: EPPUR SI MUOVE di Nicola Cariglia 6 febbraio 2017
06 febbraio 2017
Nella drammatica situazione che ci attende un soggetto politico ispirato alla battaglia per l’allargamento della democrazia può dare un contributo decisivo.
Sarà il persistente odore di proporzionalismo nell’aria. Sarà l’Italicum infilzato (via Corte Costituzionale) da un gruppo di giuristi socialisti e liberali, gli stessi che avevano silurato il Porcellum. Sarà che l’Italia rischia l’ingovernabilità e che, dunque, c’è un obbiettivo concreto da perseguire e non solo quello di riaffermare la propria identità.
Sarà per una o tutte queste ragioni, fatto sta che l’ipotesi di un soggetto politico nuovo “tra tutti coloro che si richiamano all’idea del Socialismo democratico, laico, libertario e riformatore nel XXI secolo” e che sia “un possibile terreno di incontro per la sinistra italiana ed europea, federalista e internazionalista”, appare oggi assai più concreta che in passato.
Ho partecipato a Bologna ad un incontro al quale era presente Carlo Besostri, il principale protagonista degli affossamenti del Porcellum e del’Italicum.
Bene: non è stata una di quelle riunioni al termine delle quali si prova il disagio di chi sa che la cosa non avrà alcun seguito. Tutto è corso via veloce: cinque minuti ogni intervento, pragmatismo e concretezza. So che è un fiorire di queste riunioni. Di per sé, il fatto che ce ne siano tante non depone necessariamente per il meglio. Potrebbe anche significare che più difficile sarà trovare un alveo comune.
Ma c’è un particolare da considerare, secondo me. La ricerca della identità perduta, che aveva affascinato e motivato molti, ha perso di interesse e attualità. L’Italia è in mezzo ad una situazione drammatica, in un contesto economico e internazionale che lo è altrettanto. Un soggetto politico ispirato alla difesa della Costituzione e alla battaglia per l’allargamento della democrazia può dare un contributo decisivo. E “incidere nei processi politici del Paese e concorrere – nelle forme che si troveranno più opportune – alla costruzione di una Sinistra, in cui visibile e chiaro possa essere l’apporto dei Socialisti”, secondo quanto scrive in altro articolo Francesco Somaini.
La condizione, non semplice, è riuscire a mettere assieme tutti coloro che vi aspirano ma che stanno perseguendo il medesimo obbiettivo con una serie di iniziative sparpagliate. A Bologna, senza pretese da primi della classe, con tantissima umiltà, ma anche con determinazione, si è deciso di provarci.
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