“NON C’E’ TEMPO. ORA ROMANO DECIDA I MINISTRI.” – Intervista di Itti Drioli a Enrico Boselli, su “Il Giorno del 18 aprile 2006
09 maggio 2006
ROMA. Enrico Boselli, il Financial Times sostiene che questa vostra vittoria risicata è il peggior risultato immaginabile per la tenuta dell’Italia nell’eurozona.
“Il peggior risultato sarebbe stato un altro governo Berlusconi. Se noi siamo in queste condizioni economiche lo si deve ai cinque anni di Berlusconi.
Ciò non toglie che il vostro risultato sia molto a rischio. «Certamente. E' una vittoria di misura, e questo aumenta i problemi: dovremo prendere decisioni molto difficili e delicate con una maggioranza di quattro voti al Senato. Ma non credo che l'Italia uscirà dall' eurozona, perché Prodi ce l'ha portata e sono sicuro che ce la terrà».
«ll Riformista» suggerisce a Prodi di rispondere alle preoccupazioni internazionali dicendo da ora chi sarà il ministro dell’Economia e che cosa farà della legge Biagi.
«Anch'io mi auguro una scelta dei ministri in tempi molto rapidi. In questo caso la fretta è buona consigliera. Quanto alla legge Biagi, non si tratta di abrogarla, ma di aggiungere dei contenuti che lo stesso Biagi aveva previsto nel suo Libro Bianco e che questo governo aveva ignorato. Marco Biagi non ha affrontato solo il tema della flessibilità, ma anche quello di come tutelare il lavoro flessibile per evitare che diventi precario. E' questa la parte da integrare».
Questo se farete da soli, ma non le sembra che l'allarme del Financial Times rinforzi la tesi che da soli non potete farcela? Che servirebbe un governo di larghe intese?.
«Gli italiani una maggioranza l'hanno scelta. Purtroppo in virtù di questa legge elettorale. è risicata. ma è una maggioranza. E ha il dovere di governare».
Se non ci riesce?
«In questo caso sarebbe giusto tornare a votare».
Senza esplorare altre strade? Ad esempio un governo tecnico?
«Non ne vedo nessun vantaggio. L'Italia ha votato per un governo Prodi».
Ma dura questo governo?
«La maggioranza può durare cinque anni. Questo l'ha detto Prodi. Dipenderà anche da quello che fa».
Appunto. Sono già cominciati i mal di pancia: Pannella attacca i Ds di aver sabotato la Rosa nel Pugno, Fassino accusa la Margherita di non aver portato voti dei moderati e la Margherita accusa voi di averglielo impedito…
«Mi pare che Rosa nel Pugno, Ds e
Margherita abbiano tutti e tre ottenuti meno voti di quelli che si attendevano. Questa è la realtà. Per quanto riguarda nio della della Rosa nel Pugno ci sono tre ragioni. Primo: siamo una forza nata cinque mesifa, completamente nuova, con un simbolo che gli italini non conoscono. Secondo: la legge elettorale e la campagna elettorale non ci hanno certo favorito. Terzo: ci hanno sicuramente disturbato alcune liste civetta, come la lista del Psdi che ha preso l’1,15%, la lista di Craxi che ha preso lo 0,3.
Però vi aspettavate di meglio. Tornerete a separarvi, come succede dopo le le lezioni deludenti?
”Io sono fermamente intenzionato a trasformare la Rosa in un vero e proprio partito liberalsocialista nei prossimi mesi.
D’Alema inviata voi dello Sdi a tornare all’Ulivo senza i radicali.
”D’Alema confonde i suoi desideri con la realtà. Se il partito democratico nasce, ci confronteremo, ma non come lo Sdi, come rosa nel Pugno nel suo complesso. Non abbiamo mai negato il nostro interesse per la nascita di un partito democratico, perché l’Italia ha sempre sofferto di una sinistra dove i riformisti non sono maggioranza. Se questa realtà cambia, noi ci stiamo. Però bisogna superare alcune contraddizioni, la prima delle quali riguarda la laicità della politica. Lo verificheremo presto in Parlamento.”