NASCE IL COMITATO PER SALVARE LINATE
22 febbraio 2009
In pochi giorni più di duecento adesioni di professori universitari, professionisti e cittadini lombardi.
I cittadini milanesi e lombardi che hanno costruito l’aeroporto di Linate e lo hanno gestito in tutti questi anni, facendolo diventare uno dei più grandi aeroporti d’Europa, si ribellano all’ipotesi della sua chiusura e del suo ridimensionamento.
L’ipotesi della chiusura o del ridimensionamento di Linate non è nuova.
Dal 1997 in poi, quasi tutte le forze politiche e tutti i governi che si sono succeduti, per tutelare gli interessi aziendali di Alitalia, anziché quelli dei passeggeri, hanno messo in collegamento le sorti di Malpensa con la contestuale chiusura di Linate, salvato nel 1998 dall’intervento decisivo della Commissione Europea.
Da allora i due aeroporti sono cresciuti insieme senza danneggiarsi.
Adesso la vecchia Alitalia non c’è più, ma la nuova, attraverso il suo presidente Colaninno, vuole riaprire, pressoché negli stessi termini, la questione del ridimensionamento di Linate.
Ciò non ha alcun senso. La responsabilità delle difficoltà attuali degli aeroporti lombardi ricade tutta sulle politiche aziendali della vecchia Alitalia. Oggi, ascoltare Colaninno ed inseguire le logiche della Nuova Alitalia, in condizioni di una debolezza ancora maggiore, significa per Milano e per la Lombardia fare karakiri.
Chi aderisce a questo Comitato si propone di salvare l’aeroporto di Linate almeno per queste nove ragioni:
1. Nessuna compagnia aerea privata, quindi nemmeno Alitalia, per difendere i propri interessi, ha titolo per decidere le sorti del sistema aeroportuale lombardo. Alitalia o CAI sono gestori privati di servizi di trasporto, gli aeroporti sono infrastrutture pubbliche, patrimonio di tutti i cittadini.
2. Nessun paese al mondo si permetterebbe il lusso di chiudere un aeroporto efficiente, cioè di buttare via un aeroporto produttivo come Linate, anche se in presenza di un aeroporto di livello internazionale come Malpensa.
3. Tutte le grandi città europee e del mondo dispongono e utilizzano contestualmente e senza scandalo più di un aeroporto.
4. Dal 1998, data di apertura della grande Malpensa, la presenza di Linate non ha assolutamente ridotto la capacità di crescita di Malpensa. Malpensa si è qualificata in questo ultimo decennio tra i più dinamici aeroporti europei, passando dai 6 milioni di passeggeri del 1998 agli oltre 22 milioni nel 2006. 15 milioni in più in soli 8 anni, nonostante il dato pressoché stabile di 8 milioni di passeggeri annui di Linate. La crisi di Malpensa non è stata causata da Linate ma dagli errori di strategia aziendale di Alitalia.
5. Malpensa, nonostante la crisi di Alitalia, può ritornare ad essere un aeroporto intercontinentale del nord Italia, mentre Linate, in modo del tutto complementare con Malpensa, potrà garantire collegamenti con gli altri aeroporti nazionali ed europei, a condizione che sia Malpensa sia Linate si aprano al mercato di tutte le compagnie aeree interessate ad operare nei nostri scali.
6. Malpensa - quando funziona come hub- non ha la capacità per accogliere, nelle ore di punta, tutto il traffico di breve e di lunga distanza ed ha quindi bisogno di Linate (quando la pista di Linate fu rifatta, parte del traffico dovette essere deviata a Orio al Serio) e d’altra parte Malpensa non è ancora collegata a Milano in modo adeguato.
7. Se adesso passasse l’ipotesi di Colaninno, e cioè Linate ridimensionato per la sola tratta Milano-Roma, per altro gestita ormai in assoluto regime monopolistico dalla nuova Alitalia, per Linate significherebbe passare da più di nove milioni di passeggeri attuali a due. Dopo il fallimento di Alitalia, ciò implicherebbe anche il fallimento di SEA, e questa volta ai danni dei contribuenti milanesi.
8. Altro che i diktat della nuova Alitalia: Linate si salverà non solo non limitando il suo ruolo alla tratta Milano-Roma, ma anche aprendosi a compagnie che potrebbero gestire quella tratta in concorrenza con Alitalia stessa, così come faceva Air One prima di essere assorbita nella nuova Alitalia. Questo significa difendere concretamente le tasche dei consumatori.
9. Difendere e rilanciare Linate, prossimamente collegata al centro di Milano dalla linea della nuova MM4, significa costruire un progetto di riqualificazione del suo intorno attraverso nuove infrastrutture e nuove funzioni urbane, integrate nel modo migliore alle opportunità già offerte dall’Idroscalo e dal Parco Forlanini.