NAPOLITANO, LA BARRA DRITTA CONTRO LO SFASCISMO. SI ALLA COSTITUENTE.
06 luglio 2012
Abbiamo sempre sostenuto il Presidente Napolitano per il ruolo che ha svolto, per come l’ha svolto, per la sua capacità di supplire al grave deficit di politica e alla debolezza dei partiti. Interpretando le sue prerogative costituzionali con rigore. A difesa della Repubblica contro la logica degli sfascisti che si sono manifestati e annidati in ciò che è rimasto delle formazioni politiche, nei sedicenti movimenti, ma anche nelle istituzioni e nella cosiddetta società civile.
Nello stesso tempo in difesa dell’interpretazione migliore della nostra Carta Costituzionale, nella sua tenace convinzione che non esiste democrazia senza partiti. Partiti che devono rinnovarsi o meglio devono ricomparire e ricomporsi sulla base delle migliori tradizioni culturali e politiche della storia italiana ed europea. E per chi come noi la parola partito non l’ha mai abbandonata è una bella soddisfazione .In questi anni noi socialisti siamo stati il partito “del Presidente” quando di lui veniva messo in dubbio la sua correttezza costituzionale, quando anni fa Antonio di Pietro contestava la firma di Napolitano sotto le leggi, pur orribili, ma approvate legittimamente dal Parlamento. E lo abbiamo fatto di recente quando abbiamo ritenuto del tutto legittima l’iniziativa di Napolitano con la nomina di Monti alla Presidenza del Consiglio.
Ancora più confortanti le sue parole sulla Costituente come unico modo serio per riformare la Costituzione affidando ad un organo eletto direttamente dai cittadini le sorti del nostro assetto istituzionale e civile. Noi socialisti che per primi indicammo questa via, che iniziammo tre anni fa la raccolta delle firme per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare, dobbiamo solo continuare.
Grazie Napolitano.