MILANO SOCIALISTA – VOTA PARTITO SOCIALISTA di Roberto Biscardini
29 aprile 2008
Sulle schede per l’elezione della Camera e del Senato della Repubblica ci sarà questa volta un simbolo nuovo, quello del Partito Socialista. Un simbolo nuovo per il partito della più antica tradizione popolare italiana. Il primo partito, nato in Italia alla fine del ’800, che contrassegnò molti passaggi importanti della crescita civile del nostro paese. Le battaglie per l’emancipazione della donna, le battaglie per il lavoro e per la riduzione dell’orario di lavoro, per giusti salari e per la sicurezza sui luoghi di lavoro dei contadini e degli operai. Ma anche il partito della modernizzazione del paese iniziata con la battaglia per garantire a tutti, donne e uomini senza distinzione di censo, il diritto di voto. La battaglia per la Repubblica contro la monarchia guidata da Pietro Nenni nell’immediato dopo guerra, fino ai progetti di grandi riforme economiche, istituzionali e civili degli anni ’60 e ’80. Dalla riforma della scuola per garantire il diritto allo studio a tutti, alla riforma della sanità per garantire l’assistenza sanitaria a tutti, fino allo statuto dei lavoratori e alle grandi conquiste civili e di libertà del divorzio e dell’aborto per interrompere la piaga incivile degli aborti clandestini. Ecco, questi sono i socialisti. Dopo anni di divisioni, un po’ di qua e un po’ di là, oggi si sono riuniti, hanno riunito le loro famiglie e si presentano insieme per difendere il socialismo, per difendere i valori di giustizia e di libertà per tutti. Nel Partito Socialista ci sono i compagni dello Sdi di Enrico Boselli, ci sono i compagni del nuovo Psi di Gianni De Michelis e di Bobo Craxi, ci sono tanti vecchi e giovani socialisti milanesi, ci sono tra gli altri Achilli, Besostri, Contestabile, e Pillitteri, ed insieme a loro, si sono riuniti alla famiglia del socialismo italiano ed europeo, alcuni importanti dirigenti diessini che non hanno voluto seguire il pasticcio proposto da Walter Veltroni. Mi riferisco ai compagni come Gavino Angius, Franco Grillini e Cinzia Dato per non citarli tutti. E così è rinato in Italia il Partito Socialista italiano che camminerà sulle gambe di vecchi dirigenti, ma soprattutto sulle gambe di tante giovani donne e tanti giovani uomini che saranno la classe dirigente del socialismo italiano dei prossimi anni. Rivolgo un appello per loro, perché la speranza in un futuro migliore diventi realtà, perché la precarietà e una nuova civiltà del lavoro tutelato e garantito sia possibile da noi come lo è in molti altri paesi europei. Rivolgo un appello per loro, per i giovani che studiano e vorrebbero una scuola migliore, più competitiva rispetto a quella di altri paesi, per la crescita della ricerca scientifica. Rivolgo un appello per loro, perchè le loro condizioni economiche diventino più solide e possano guardare al futuro, come è stato per le passate generazioni, con maggiore fiducia, per costruirsi una famiglia e un futuro meno incerto. Anche nel nostro paese così come avviene negli altri grandi paesi europei e nel mondo ci sarà da domani un Partito Socialista, che crescerà e che sarà qui a risolvere i problemi delle persone che hanno più bisogno. Ci sarà, come in Spagna, in Francia, in Inghilterra, in Germania e cosi via un Partito Socialista, un partito della sinistra democratica e riformista, ben distinto dal Pd chi sta rinnegando la sinistra e dalla sinistra filo comunista dell’Arcobaleno che si colloca fuori dalla cultura della sinistra di governo. Ma anche distinto dal Pdl di Berlusconi, sempre più a destra, e sempre meno liberal-democratico come tentò di apparire nel lontano 1994.- Anche in Italia ci sarà una forza politica, il socialismo, che sta dalla parte di chi ha bisogno di giustizia, di maggiore uguaglianza, contro le sopraffazione e la violazione dei qualsiasi diritti. Contro ogni forma di discriminazione. Dalla parte delle donne che vogliono difendere i diritti conquistati. Guardando al futuro, contro gli imbroglioni vecchi e nuovi, contro gli imbroglioni dell’ultima ora, votiamo socialista con tutte le nostre forze, per togliere il paese dalla crisi in cui si è infilato in questi ultimi anni. Un voto utile, molto utile, per adesso e per dopo. Per rinnovare la sinistra che non c’è più. Un voto per un partito della verità, contro le ipocrisie anche di questa campagna elettorale. Un voto utile per ricostruire a Milano un nuovo punto di riferimento, nella città che è stata patria della concretezza del socialismo riformista, contro il declino culturale dell’attuale politica, contro la propaganda di chi ci fa credere di essere nel giusto, ma non c’è, non governa, lascia che le cose vadano per la loro strada e non risponde nella misura di quanto sarebbe almeno necessario.
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