MILANO SOCIALISTA di Roberto Biscardini da Democrazia Socialista del 29 maggio 2021
29 maggio 2021
“Milano deve essere di tutti e per tutti. Oggi invece è una città “classista” che da ai ricchi e fa pochissimo per chi ha più bisogno. E’ la città degli investimenti immobiliari (e quasi solo quelli) rivolti ai ceti più abbienti. E’ la città dei grattacieli e non delle case popolari. Senza la cultura socialista Milano, nonostante le apparenze, rischia il declino impoverendosi senza offrire opportunità concrete per il mondo del lavoro e per i giovani, risultando incapace di valorizzare il proprio capitale umano”.
E’ con queste parole che Giorgio Goggi, candidato della lista dei Socialisti di Milano, si è presentato alla conferenza stampa, marcando una differenza sostanziale con la cultura del centrodestra, ma anche distante dalla pratica politica dell’ultimo governo di centrosinistra a Milano.
Giorgio Goggi, socialista fin dai primi anni ’70, professore di urbanistica del Politecnico di Milano, si è messo a disposizione per la battaglia politica dei socialisti milanesi che presentano dopo 30 anni una propria lista alle elezioni amministrative.
Una campagna elettorale nella quale chiederemo di votare l’unico simbolo nel quale compare la parola socialista, e di votare il garofano rosso, simbolo di una ritrovata unità di tanti socialisti e di tutti coloro che si riconoscono ancora nella storia delle conquiste sociali e culturali del movimento socialista. Che si riconoscono nel socialismo democratico per combattere le diseguaglianze e l’impoverimento di larghi strati della popolazione.
La storia di Giorgio Goggi è simile a quella di tanti altri socialisti che, liberi da qualsiasi condizionamento, hanno dato il loro contributo alla causa socialista.
Lui lo ha fatto a partire dalle proprie conoscenze, dei propri studi e ricerche, mettendole al servizio dell’impegno politico e civile, così come lo ha fatto in passato vicino a Carlo Tognoli Sindaco e a Carlo Tognoli Ministro per le Aree Urbane.
La lista socialista, che verrà presentata a Milano alle elezioni di ottobre, rappresenta quindi una straordinaria novità. Un’opportunità per tutti coloro che vogliono dare un segnale alternativo all’impoverimento di un bipolarismo, ormai molto diverso da quello di anni fa.
Il centrodestra ha perso qualunque riferimento alla cultura liberale dei primi anni ’90, sempre più connotato da spinte nazionaliste e conservatrici. Dall’altra parte un centrosinistra senza identità, incapace di fare battaglie sociali vere, con coraggio, che si identifica quasi ormai esclusivamente con il potere e con i poteri. Caratterizzato dal suo partito più grosso e dalle tante liste più o meno civiche che stanno intorno a lui.
Una coalizione e un candidato che esce, a Milano, da una esperienza deludente. Piena di luoghi comuni, di facile propaganda, di facile demagogia e ideologia green, per nascondere la vera sudditanza nei confronti dei poteri economici e in particolare di quelli immobiliari.
Il nostro, la lista dei Socialisti di Milano, è un progetto affascinante anche se l’impresa non è semplice. Un progetto che avrà un risultato maggiore se saprà intercettare la generosità di tutti i socialisti e il consenso di nuove generazioni.
Quelle che sanno benissimo che buona parte dei loro problemi sono risolvibili solo con politiche socialiste e soprattutto con quella volontà di lotta popolare ormai assolutamente sparita dal panorama della politica italiana.
I Socialisti di Milano, circa 300 candidati al Comune e nei Municipi, si mettono così a disposizione di una grande iniziativa. Per essere nuovamente presenti nella competizione elettorale ma soprattutto per avviare un nuovo corso.
Ricostruire una forza socialista in rappresentanza di tutti coloro che non si sono arresi e di tutti quei cittadini che nel socialismo devono trovare la risposta ai loro problemi.
Un nuovo inizio che non finirà con le elezioni di ottobre ma solo quando in Italia ci sarà ancora un grande partito socialista.
Noi oggi portiamo il nostro mattone verso quell’obiettivo, nella speranza che altri facciano altrettanto, superando difficoltà e ostacoli. Nelle forme possibili, ciò che succede a Milano potrà presto essere ripetuto altrove. Anche in pochi si possono fare grandi cose.
Vai all'Archivio