MILANO E LA BATTAGLIA PER AFFERMARE IL PSI
27 marzo 2010
Siamo consapevoli che il PSI decidendo di presentarsi in Lombardia con il proprio simbolo si sottopone ad una dura prova. Ma d’altra parte cosa avrebbe dovuto fare? Scappare, infilarsi in una lista altrui? Alcuni avrebbero voluto annessione al PD, altri in Sinistra,ecologia, libertà. Con il risultato che il partito si sarebbe spaccato in due. Lasciando orfani proprio coloro che con onestà e dignità avrebbero preferito la scelta della propria lista. Alla fine per una serie di circostanze e per l’indisponibilità di SEL di fare l’accordo con il PSI (in quel partito ha prevalso la paura di eleggere un socialista con i loro voti) si è andati a misurarsi con il proprio simbolo. Insomma si è arrivati a fare la cosa giusta, che avrebbe dovuto essere scelta senza bisogno di aspettare tanto, dopo un periodo di complicata sofferenza.. E adesso inizia un nuovo corso, dal quale sarà difficile tornare indietro. Impiantare il partito socialista anche a Milano, anzi forse partendo da Milano, per impiantarlo su basi nuove anche a livello nazionale. Se c’è infatti una nota stonata nel comportamento elettorale del PSI, è che ha prevalso troppo in giro per l’Italia il bisogno di eleggere qualcuno e a tutti i costi, anche a scapito della propria visibilità e dignità. Ciò ha comportato alleanze diverse e la presenza dei candidati socialisti in liste diverse. Almeno in Lombardia questa scelta non è stata fatta, così come è accaduto nel Lazio, in Piemonte, in Umbria, in Basilicata e con qualche sfumatura in Calabria e nelle Marche.
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