MILANO, CITTA’ METROPOLITANA, I SOCIALISTI VINCONO LA LORO BATTAGLIA E AVVIANO UNA NUOVA FASE. GRANDE SUCCESSO DELLA LISTA CIVICA
30 settembre 2014

Quando abbiamo intuito che in occasione delle elezioni di questa strana Città Metropolitana, al confine della violazione di qualunque normale regola democratica, bisognava dire no ad una coalizione di centrosinistra costruita nel sottoscala del PD e dar vita una cosa nuova, che partisse dalla valorizzazione dei comuni e dalla loro paritaria dignità, avevamo capito che per i socialisti i nostri riferimenti non potevano essere più i vecchi apparati ma referenti nuovi. I comuni, i cittadini e le comunità, con i loro problemi e le loro aspettative. Le liste civiche, la cultura delle partecipazione e della democrazia, insieme alla capacità in questo difficile momento della politica “povera” del nostro paese di saper tenere insieme vecchie e nuove sensibilità. Da quelle ambientaliste e radicali a quelle laiche e cattoliche per rompere il gioco perverso dei partiti maggiori, entrambi in crisi nonostante i numeri. Rinunciando, noi socialisti, ad una stupida e autoreferenziale presunzione. E dimostrando che si può vincere anche senza bisogno di piegarsi alla logica dell’asso piglia tutto del PD renziano. Abbiamo dovuto contrastare la miopia interna e le criminalizzazione esterna. Ma entrambe sono state battute. La prima, esercitata da sedicenti dirigenti socialisti, perchè esprime ormai soltanto incapacità politica, dipendenza culturale e rinuncia ad ogni ricerca di uno sviluppo autonomo della nostra iniziativa. La seconda perché sostenuta da una smisurata quanto sproporzionata arroganza dei nostri più tradizionali alleati, messa in campo minacciando i nostri più deboli compagni e i nostri più deboli sostenitori, per cercare di condizionarli con ogni mezzo e di intimidirli. Ma alla fine questa logica li porta a sbattere e paga il prezzo maggiore. Alla fine della battaglia, giocata da i nostri avversari con ogni mezzo, come quello di non aver consegnato nemmeno l’elenco dell’elettorato attivo e di no n aver voluto informare i singoli consiglieri del diritto dovere di voto. Ma alla fine il risultato è chiaro 9,2% e due consiglieri eletti su 24. Un successo a fronte di tutti coloro che ci davano a zero. Volevano rottamarci e si sono rottomati.
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