LO SAI CHE CON IL TUO VOTO NON DECIDI CHI TI RAPPRESENTA
06 gennaio 2025
LO SAI CHE CON IL TUO VOTO NON DECIDI CHI TI RAPPRESENTA
È una frase che Felice Besostri ha detto spesse volte negli ultimi anni della sua vita. Una vita dedicata alla battaglia contro l’incostituzionalità delle più recenti leggi elettorali. Una frase che ridisse proprio con un gruppo di compagni socialisti, dell’associazione Socialisti in Movimento alla quale Felice Besostri aveva aderito fin dalla sua costituzione nel 2017, qualche settimana prima di lasciarci, un anno fa, il 6 gennaio 2024.
Sapevamo da anni della sua malattia, che sembrava superata. Poi nelle ultime settimane Felice si aggravò e nonostante fosse stato con noi fino a metà dicembre, attivissimo e presente come sempre. Un socialista, un tenace difensore della democrazia rappresentativa, un amico e un compagno di tante battaglie. Un grande uomo spesso inascoltato anche da chi, dalle sue battaglie, dai suoi ricorsi nei tribunali italiani fino alla Corte Costituzionale e alla Corte di Giustizia Europea, avrebbe visto difesi i propri diritti, cioè i diritti di tutti. Il 6 gennaio di un anno fa ci prendemmo un impegno di ricordarlo e onorare la sua memoria continuando le sue battaglie. E così è stato nel 2024 e cosi sarà. Anche se la prima partita l’abbiamo persa.
Abbiamo promosso la raccolta delle firme per indire un referendum e modificare in maniera sostanziale la legge elettorale Rosatellum e non siamo riusciti a raggiungere il quorum.
Abbiamo costituito il comitato referendario “Io voglio scegliere” nel nome di Felice Besostri, per ridare ai cittadini il diritto costituzionale di scegliere col loro voto i propri rappresentanti e di esprimere, come prevede la Costituzione, un voto personale eguale, libero e segreto. Così come ripeteva Besostri.
Quattro quesiti, più una legge di iniziativa popolare per introdurre le preferenze ed abolire le liste bloccate, correggere le peggiori anomalie di una legge falsamente proporzionale, costruita opposta con il sostegno dei maggiori partiti del centrosinistra e del centrodestra, per assegnare la maggioranza parlamentare a coalizioni vincenti, ancorché politicamente non omogenee.
Quindi, una legge che favorisce ammucchiate politiche a sostegno di un modello bipolare, non democratico. Una battaglia che non finisce qui e che continueremo ricordando il suo straordinario impegno politico. Fino alla battaglia più importante, quella di superare le leggi maggioritarie con premi di maggioranza e ridare ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti con una legge proporzionale con le preferenze.
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