LETTERA APERTA A ENZO MARAIO di Pieraldo Ciucchi del 4 gennaio 2021 da l'Avanti
22 gennaio 2021
Caro Maraio,
il pensiero debole di oggi, di una sinistra senz’anima ne progetto che si è resa palese in questi anni di governo ed ancor più, nel corso degli ultimi mesi che hanno portato alla crisi del ministero Conte, ripropongono con forza la necessità di rilanciare gli ideali del socialismo nella prospettiva di restituire all’Italia un nucleo caratterizzante della civiltà del socialismo e della democrazia del lavoro fondate sui principi di solidarietà, giustizia sociale, libertà dal bisogno, eguaglianza delle opportunità. In questa ottica, quanto amano ancora definirsi socialisti, non possono sottrarsi alla sfida che si presenta. A maggior ragione, nell’interesse dell’Italia, non può sottrarsi il Psi che ha ereditato la storia e la tradidizione del socialismo italiano.Sappiamo bene, come gli ultimi anni abbiano segnato e indebolito la vita del Psi anche a causa di un susseguirsi di strappi, di emarginazioni di militanti e dirigenti, di torsioni impresse alla sua cultura, ai suoi valori e alla sua identità politica come dimostra in ultimo, anche l’accordo per la formazione al Senato di un gruppo con Italia-Viva. Questi stravolgimenti, insieme alla pigrizia nel produrre politica, nell’ alimentare l’ideale socialista per riconnetterlo al dibattito politico nonché, la rinuncia a operare nel tempo seri tentativi per riunire i socialisti, siano state tutte scelte compiute in modo consapevole e dettate da puro calcolo opportunistico.
La costruzione del “partito garibaldino” tanto evocata, venne subito abbandonata e in questi anni non si è fatto alcun tentativo per costruirne un altro con l’obiettivo di tornare a chiedere il voto degli elettori. Si è pensato invece, di fargli assumere un ruolo politico subalterno per ridurne la funzione in chiave utilitaristica, di risulta, al ribasso per sottrarlo all’agone della battaglia elettorale perfino in quelle occasioni in cui sarebbe potuta emergere la sua autonomia e la capacità di rappresentarsi da solo.
Anche le recenti elezioni regionali, hanno posto in evidenza in modo inequivocabile, in tutta la loro drammaticità, come perfino quel residuale tessuto socialista presente nei territori, che era sopravvissuto al risultato elettorale delle elezioni politiche 2008 (0,9%) e che aveva continuato a riconoscersi nel Psi facendogli conseguire, soprattutto in alcune regioni riconoscimenti elettorali significativi nelle elezioni regionali del 2010 e nelle amministrative del 2011 e del 2012, a partire dalle elezioni politiche del 2013, sia andato progressivamente ad esaurirsi, quasi fino al punto di scomparire.
E’ dunque indispensabile che si assuma, come elemento centrale di un’azione di rinascita socialista la necessità di voltare pagina e che competa soprattutto al nuovo gruppo dirigente del Psi dare immediatamente avvio ad una nuova stagione volta a far riacquisire al Socialismo Italiano una identità, una proposta per il Paese, un ruolo, una voce autorevole.
Si dovrebbe prendere atto intanto, come l’opinione pubblica nutra un certo interesse quando si parla di Socialismo; ma non ne dimostri affatto verso i socialisti rappresentati in modo vagante con il “piattino in mano”.
Ecco perché, a mio giudizio, la Conferenza Programmatica da te annunciata per inizio estate, può assumere un certo respiro politico solo se preceduta da un cantiere aperto a tutti i socialisti fuori dal Psi, ai giornali, riviste, alle personalità politiche, accademiche e culturali che hanno mantenuto un legame con il socialismo impegnandoli alla elaborazione di un “Progetto socialista per l’avvenire” inteso a superare gli attuali recinti del Psi. Un percorso che rappresenterebbe un significato politico se accompagnato come penso sia giusto, dalla presentazione di liste socialiste unite a livello regionale e locale quali motore della rinascita per tornare ad esserci.
La Conferenza di conseguenza, rappresenterebbe il palcoscenico dal quale lanciare la proposta politica per il Paese ossia, la costruzione di una nuova soggettività politica di un socialismo largo, aperto, inclusivo delle sensibilità democratiche, laiche ed ecologiste. I Socialisti rinascono per iniziativa del Psi partendo da zero, andando oltre le attuali organizzazioni, associazioni e circoli pur esistenti.
PENSIERO-PROGETTO-AZIONE sono le parole d’ordine per tornare in campo e provare a dare un nuovo orizzonte al Socialismo italiano.
E’ questa forse, la strada maestra da imboccare se vogliamo, da socialisti, ridare un senso alla nostra storia e alla nostra cultura politica dopo aver trascorso anni e anni a dibatterci in scontri dell’ultim’ora incentrati sull’opportunità di presentarsi da soli, imbucarsi nel Pd come alle elezioni Europee o fare alleanze strumentali per marcare un diritto di tribuna parlamentare fine a se stesso, com’è avvenuto con il Pd nel 2013 e con la lista Insieme nel 2018 e che ha mostrato tutti i suoi limiti senza svolgere la missione fondamentale di rappresentare il socialismo in Parlamento, nelle Regioni e nei Comuni.
Sarebbe tempo quindi, di mettersi alla spalle questa parentesi e tornare ad arare il campo del Socialismo nella società e a calpestare le strade della politica con autonomia e dignità se si vuole essere riconosciuti dai cittadini e considerati dall’opinione pubblica, dal circuito mediatico e dalle altre forze politiche,
Hai dato prova, caro Segretario, di grande generosità nel rinunciare a tornare in Consiglio regionale della Campania e mi auguro che la stessa generosità e lo stesso coraggio possano essere messi nuovamente a disposizione di tutti quei socialisti convinti che l’appuntamento delle prossime elezioni politiche vada costruito sul presupposto elettorale di restituire a questo Paese una forza nella quale i socialisti possano tornare a svolgere un ruolo autorevole.
E’ una partita che dovrà essere giocata con le forze e con i mezzi che saremo capaci di associare, di organizzare e di mobilitare. Se decidi di giocarla, insieme alle tante energie, intelligenze e personalità del variegato mondo socialista sono certo che sarai all’altezza di poterla vincere e la tua segreteria assumerà un ruolo di grande rilevanza.
Ti auguro ogni successo.