LETTERA AL DIRETTORE di Rino Formica, da Il Foglio Quotidiano del 4 ottobre 2013
13 dicembre 2013
Al direttore - Il voto di fiducia al governo Letta, espresso dalla famiglia di Forza Italia, merita 10 e lode per la disinvolta prova di spregiudicato tatticismo, ma potrebbe ricevere un altrettale voto di approvazione e lode se dovesse produrre un inatteso processo di europeizzazione del sistema politico italiano. La nascita dalla costola del Pdl della sezione italiana del Ppe, potrebbe provocare per rimbalzo la nascita della sezione italiana del Partito socialista europeo. Pdl e Pd sono fratelli gemelli. Sono figli della stessa madre: la crisi globale '89-'92 e il giustizialismo italiano '92-'94. Si sono nutriti con la stessa "nutella!": le leggi elettorali maggioritarie, la caduta delle ideologie, il pensiero unico, il partito personale. Hanno perso insieme la battaglia della modernizzazione del paese nell'assetto globale. Hanno accettato insieme il neocolonialismo del costituzionalismo dei Trattati e il signoraggio della finanza mondiale e del mercato.
Sono stati travolti dalla stessa impotenza: l'assenza di vita democratica interna. Se il grido "il re è nudo" e stato lanciato dalle giovani volpi della democristianeria italiana, non mi addolora. Il colore del gatto che prende il topo è irrilevante. E non mi dispiacerebbe neanche l'eventualità che nel Pd il grido di guerra fosse lanciato da un ex dc. I socialisti sono in letargo (che potrebbe finire all'improvviso) da vent'anni. Per ora mi interessa che sia posto il problema politico: non si è in Europa perché abbiamo una moneta comune. In Europa si può contare se in ogni paese vi è un sistema politico che abbia forti legami culturali e organizzativi con le tradizionali famiglie politiche sovranazionali.
Spero che al più presto possa essere aperto un confronto che superi le miserie degli applausi o dei fischi alle acrobazie parlamentari. Fraterni saluti.
Rino Formica