Lettera ai compagni di Roberto Biscardini
16 aprile 2008
Care compagne e cari compagni, siamo tutti delusi per il risultato elettorale ottenuto dal Partito Socialista. Risultato dovuto principalmente alla nostra incapacità di frenare uno scivolamento dell’elettorato, anche a noi più vicino, verso il cosiddetto e “maledetto” voto utile. Si è verificato a livello nazionale quanto già avveniva durante le elezioni amministrative locali: cioè la poca disponibilità dell’elettorato di votare i partiti che si collocano fuori dalle coalizioni principali. Inoltre, la “cannibalizzazione” perpetuata dal PD ai danni di tutto il resto della sinistra, senza consentirgli per altro di vincere le elezioni, apre una fase politica nuova e complicata sulla crisi dell’intera sinistra e sulle prospettive di una sinistra socialista in Italia. Questione socialista comunque non chiusa. E’ su questo che dovremo riflettere tutti insieme in tempi rapidi ma con calma, tenendo unito il Partito e tenendo uniti tutti i compagni che generosamente si sono impegnati in questa campagna elettorale. Dovremo capire da dove e come ripartire e con quali strumenti organizzare un’iniziativa politica il cui valore non è venuto meno e che non reputo assolutamente conclusa. Per questo ritengo opportuno che si svolga il congresso costitutivo del Partito Socialista, abbiamo bisogno di darci un minimo di stabilità. Contemporaneamente devono rimanere vivi sul territorio, insieme alla presenza degli amministratori socialisti e delle strutture organizzative che i congressi definiranno, i più consolidati momenti di aggregazione e di discussione quali comitati, circoli e associazioni. Paradossalmente, l’unica cosa da fare in questo momento è continuare, rimanendo tra noi solidali per esprimere ancora una posizione autonoma. Altre alternative non ne vedo. In attesa di vederci presto, un caro saluto. Roberto Biscardini.
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