LAVORARE PER COSTRUIRE UNA PROSPETTIVA CONCRETA - Dagli incontri in Calabria e Sicilia – Socialisti in Movimento
06 novembre 2018
Care
compagne e cari compagni,
è
difficile sostenere che nell’attuale situazione politica italiana e
internazionale, non ci sia bisogno di socialismo. Ciò dovrebbe far prevalere, tra
tutti coloro che riconoscono questo bisogno, l’esigenza di dare uno sbocco
politico e organizzativo unitario alla riaffermazione del socialismo come unica
alternativa al degrado politico, alla violenza dell’attuale capitalismo, alle
difficoltà nel mondo del lavoro e al crescere delle diseguaglianze, per
difendere la democrazia, ridare dignità alle persone, combattere lo
sfruttamento, difendere l’ambiente e contenere le politiche liberiste.
Questo
è il lavoro che ci eravamo proposti di fare come Socialisti in Movimento e su
questa strada continuiamo a muoverci. Non per chiuderci nel nostro piccolo orto
ma come costruttori di alleanze, di rapporti, di riunioni e riunificazioni con
chi ci sta, con tutti coloro che si riconoscono a livello nazionale e locale
nella cultura socialista e che sono disponibili a lavorare insieme, a livello
nazionale come locale, per fare passi avanti in questa direzione. Passi più
decisi e coraggiosi sul piano culturale, nel sociale, nei sindacati e negli
enti locali.
Su
questa strada stiamo andando avanti, consapevoli che una nuova prospettiva
socialista contro la barbarie non avrà successo senza un convinto ancoraggio
ideologico e senza una visione internazionale dei problemi. Persino l’opposizione,
dal punto di vista socialista, all’attuale governo, ha bisogno di un
riferimento ad una politica europea chiara, europeista ma per cambiare
profondamente questa Europa e non tenerci l’Europa così com’è.
Colgo
l’occasione per riferirvi di alcuni miei incontri avuti in Calabria e in
Sicilia una settimana fa da cui ho ulteriormente tratto la convinzione che
insieme ad un grande bisogno di fare c’è una grandissima voglia di fare.
Ci
sono energie anche nuove che si muovono sul terreno della ricostruzione di una
forza socialista nel nostro paese.
Tre
i dati.
Ho
avuto modo di incontrare a Caulonia il Sindaco di Riace Mimmo Lucano il giorno
dopo la sentenza che gli impediva di ritornare nel suo comune.
Da
questo incontro ho tratto la convinzione che l’esperienza di Riace non solo fa capire
come sia possibile affrontare concretamente, con efficacia e sapienza
amministrativa il tema dell’integrazione dei profughi, ma anche fa capire l’importanza
dell’integrazione delle famiglie, insieme alla questione fondamentale dello
spopolamento del sud.
Ciò
richiederebbe, da parte della politica, un’attenzione maggiore al fine di
evitare che si usi Riace per ricentralizzare verso Roma la gestione dell’immigrazione
e la gestione dei fondi.
Così
come sarebbe interessante, alla luce di questa esperienza, fare una valutazione
ex post sulla gestione nazionale degli Sprar.
Insomma,
non c’è dubbio che l’esperienza di Riace è questione socialista, perché insieme
umanitaria ed insieme riformista.
Un’esperienza
che invece di essere criminalizzata, può essere di esempio per molti Comuni
come modello virtuoso dell’uso intelligente, produttivo e strutturale delle tante
risorse a disposizione.
Secondo,
è sempre più chiaro come la capacità di unificazione di forze espressione del socialismo
largo (ex socialisti e non solo) si debba misurare nel breve periodo e
concretamente sul terreno delle esperienze locali, anche in vista delle
elezioni amministrative regionali e comunali che si terranno nei prossimi mesi.
L’indicazione
che abbiamo dato da tempo di presentarsi alle prossime elezioni amministrative
con liste unitarie di ispirazione socialista, rispetto all’ipotesi di finire in
liste altrui, incomincia a trovare sbocchi concreti.
In
Calabria tutti i compagni che ho incontrato si dichiarano disponibili a
lavorare in questa direzione, a noi spetta soltanto il compito di incoraggiare,
nella chiarezza politica, questi tentativi.
Infine
la Sicilia, dove i compagni di Socialisti in Movimento si sono fatti promotori,
insieme ad altre organizzazioni politiche, di dar vita a Laburisti per il Sud.
Un’associazione
di associazioni che si riconoscono tutte nella necessità di riaffermare i
valori del socialismo.
Un
movimento prepolitico che ha come obiettivo quello di promuovere attività
politiche e culturali dirette a far nascere a livello locale una sinistra socialista
alternativa alla cultura del neoliberismo e della degenerazione finanziaria dell’attuale
capitalismo.
Più
semplicemente un’associazione, così come emerso dall’assemblea di Palermo, che
ha l’obiettivo di operare concretamente sul territorio non escludendo la
possibilità di presentare liste socialiste unitarie alle prossime elezioni
amministrative.
Sulla
stessa linea la nostra attenzione è rivolta alle prossime elezioni regionali
della Basilicata.
Ciò
che non è stato possibile per anni sembra più praticabile oggi: lavorare per
costruire un nuovo partito del socialismo e della socialdemocrazia italiana.
Unica prospettiva concreta per tutta la sinistra.
Un caro saluto.
Roberto Biscardini