LA SINISTRA ITALIANA NELLO SCOMPIGLIO

05 dicembre 2007

LA SINISTRA ITALIANA NELLO SCOMPIGLIO

Bertinotti ha dichiarato chiusa l’esperienza dell’Unione e sembra privilegiare ormai un’altra volta come nel 1998 l’opposizione. Mussi che si era staccato dai DS in nome di una politica di governo e socialista rischia di finire all’opposizione con Bertinotti. I cosiddetti partiti piccoli Verdi e Pdci nella Cosa Rossa non si capisce cosa vogliono. Veltroni s’è mosso con determinazione ma sono bastati pochi giorni perché finisse sostanzialmente in minoranza battuto dai prodiani, dai democristiani e dai dalemiani. I socialisti sono alle prese con la costruzione del Partito Socialista che può rappresentare una grande attesa, proprio nella società che male ha sopportato quindici anni di inconcludente transizione. Ma purtroppo fanno fatica a comunicare e la maggioranza degli italiani non sa che sta per nascere un Partito Socialista nuovo che riunisce tutti i socialisti storici (Boselli, De Michelis, Craxi, Formica ecc.) con alcune importanti personalità ex diessine e non che non sono confluite nel PD (Angius, Grillini, Cinzia Dato). A favore del Partito Socialista sembra muoversi la componente sindacale della UIL. D’altra parte un Partito Socialista senza un riferimento sindacale non sarebbe un partito socialista.

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