INTERVENTO DI VALDO SPINI, sintesi, al convegno “Italia 2017. Aspetti e problemi", organizzato dai Pettirossi e dai Laburisti, 18 marzo 2017

24 marzo 2017

INTERVENTO DI VALDO SPINI, sintesi, al convegno “Italia 2017. Aspetti e problemi

Ringrazio I Pettirossi (Rosa Fioravante) e i Laburisti (Andrea Puccetti) per questo bel convegno, Italia 2017. Aspetti e problemi, ospitato dallo Spazio Rosselli di Firenze.
Siamo interessati a tutto quello che avviene a sinistra, e cerchiamo di praticare un metodo di confronto programmatico, in particolare verso i giovani, i veri protagonisti della vittoria del No.
- Il No per noi ha avuto il significato di una difesa dei valori e dei principi della Costituzione della Repubblica.
- In coerenza con questo assunto, ora bisogna passare ad un SI alla costruzione di una politica che garantisca i diritti sanciti dalla Costituzione stessa. L’art.1,  com’è stato fatto certo. Ma voglio ricordare il contributo di un socialista come Lelio Basso all’art.3: “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori…..”
- In proposito, ricordando questo contributo di Basso, nonché il ruolo dell’azionista Piero Calamandrei, sottolineo che la Costituzione non è stata solo convergenza dei cattolici e dei comunisti, ma anche dell’area socialista e laica. E che ogni tentativo di fusione a freddo tra cultura postcomunista e cultura postdemocristiana è contraddittoria con l ‘ispirazione pluralista della nostra Costituzione'
- Passare da NO al SI significa anche passare ad una fase di ricostruzione democratica di un tessuto partecipativo che si è andato disperdendo, una ricostruzione che avvenga dal basso. I temi dei nostri lavori di oggi, con le ampie e belle relazioni su ambiente, mezzogiorno, lavoro, lotta alle disuguaglianze, ne sono la chiara testimonianza. La qualificata partecipazione della rete dei Pettirossi all’iniziativa odierna significa che il terreno del confronto programmatico interessa proprio alle giovani generazioni, così gravemente colpite dalla crisi.
- In particolare mi soffermo sull’Europa, perché da un lato la Unione Europea va profondamente cambiata (No all’inserimento nei Trattati del Fiscal Compact), dall’altro non possiamo fare il favore a Trump (e a Putin) di disintegrarla.
- Questa fase di ricostruzione democratica significa anche il ristabilimento del rapporto con il sindacato e con i corpi sociali intermedi, senza arrendersi passivamente alla deriva della “società liquida”
- La politica in questo senso deve articolarsi su tre vettori: il partito-comunità con la diretta partecipazione personale, che non può essere espunto dalla politica stessa; l’ampia partecipazione permessa dalle primarie che si basano sulla conoscenza dei candidati attraverso i media; la rete che consente di non essere in balìa dei media stessi. Tutti e tre elementi che dobbiamo saper comporre in una nuova fase di partecipazione democratica.
- Personalmente non sono e non sono stato in questo periodo iscritto a nessun partito. Appartengo a quella vasta area di militanti del centro-sinistra e della sinistra che sono naturalmente portati a chiedere che si passi da una logica si scissione ad una logica di costruzione.
- Siamo interessati all’esperienza del Mdp, in quanto costituisca non solo l’organizzazione di quelli che sono usciti dal Pd, ma il fulcro di una aggregazione aperta e pluralistica, in funzione di una vasta unità dell’area a sinistra del Pd . Venerdì 17 marzo, ho avuto in proposito un positivo incontro con il coordinatore Roberto Speranza.
Saluto la presenza al nostro incontro di esponenti di Sinistra Italiana.
- Lunedì 13 Marzo ho partecipato ad una significativa iniziativa con Pippo Civati leader di Possibile e con esponenti repubblicani  che mi sembra muoversi nella stessa direzione di apertura e di pluralismo.
- Siamo naturalmente interessati ed attenti allo sviluppo dell’iniziativa del Campo Progressista di Giuliano Pisapia.
- Personalmente ho mandato la mia adesione alla riunione dei “Socialisti in Movimento” che intendono continuare l’impegno positivamente dispiegato per il NO.
Tanti hanno fatto in questi anni delle belle battaglie, ma sono stati compiuti purtroppo anche tanti errori. In questo senso oggi non ci sono possono essere maestri ed allievi: siamo tutti allievi! Nel senso che dobbiamo tendere ad un vero e proprio processo costituente, aperto e pluralistico.
- È questo l’appello che rivolgiamo a tutta l’area che si colloca a sinistra dell’attuale direzione del Pd, senza preclusioni a sviluppi ulteriori che la situazione possa consentire.
- In questo senso abbiamo convenuto con i Pettirossi e la loro portavoce Rosa Fioravante di continuare in questi confronti programmatici dando loro sviluppo e continuità a partire dal mese prossimo.


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