INTERVENTO DI MARCO DI LELLO ALLA MANIFESTAZIOE DI SINISTRA E LIBERTA', Roma, Piazza Farnese, 21 marzo 2009

23 marzo 2009

INTERVENTO DI MARCO DI LELLO ALLA MANIFESTAZIOE DI SINISTRA E LIBERTA', Roma, Piazza Farnese, 21 marzo 2009

Compagne, compagni ed amici Presentiamo oggi Sinistra e Libertà. E' il simbolo della lista che presentiamo alle elezioni europee, ma è sopratutto un simbolo che rappresenta, insieme, un identità e un progetto. Intendiamo tutti insieme rifondare la sinistra sulla base del principio di libertà e ci distinguiamo perciò - sino all'aperta contrapposizione - dai cultori del comunismo puro e duro, dai giustizialisti d'ogni risma e dallo stesso PD cultore sì, in linea di principio, dei diritti di libertà, ma sempre pronti a barattarli con una carezza vaticana. Occorre a sinistra un rinnovamento profondo : è quello che vogliamo fare! A molti fa comodo dipingerci come una sinistra radicale, massimalista la sinistra del no, quella estremista. A tutti questi rispondiamo che se essere radicali significa combattere una politica che per non affrontare le sue contraddizioni nulla dice sulle cose di grande rilievo politico nazionale, che vuole mettere insieme e sullo stesso piano tutto ed il contrario di tutto, che per non scegliere inventa la dottrina del "ma anche", che si astiene su testamento biologico e federalismo, che ha consegnato con le sue scelte la guida del paese a quello che Vargas Llosa oggi definisce l'ultimo caudillo, noi siamo e saremo una "Sinistra Radicale"! Se essere massimalisti significa lottare con ogni forza per garantire un futuro dignitoso ai nostri disoccupati, ai 3 milioni di lavoratori precari sottopagati e senza tutele, a quella famiglia su 4 che non riesce ad arrivare a fine mese allora lo ammetto: siamo e saremo una " Sinistra Massimalista"! Se essere estremisti significa lottare per garantire la difesa della scelta di una maternità consapevole, della 194, del diritto ad essere genitori senza dover emigrare come impone la legge 40, del non doversi sposare per vedersi riconosciuti diritti dopo una vita passata insieme, della difesa della ricerca per dare speranza a chi soffre, magari su una sedia a rotelle, noi siamo e saremo una "Sinistra Estremista"! Se essere la sinistra del No significa opporsi ad una riforma federalista che vuole spaccare il paese ed abbandonare egoisticamente il mezzogiorno al proprio destino noi siamo e saremo la "Sinistra del No"! Se vuol dire lottare per vedersi garantito il diritto a morire senza dover passare 15 anni nelle aule di giustizia come è avvenuto a Beppino, al compagno Beppino che martedì prenderà la tessera del PS, e ad Eluana Englaro noi siamo e saremo radicali, perchè tutto questo per noi significa essere Laici, essere Libertari, essere Riformisti e Socialisti nell'Italia di oggi che vogliamo cambiare! Ci siamo sempre basati, nel corso del nostro lungo e difficile cammino,sull'enunciazione di Marx secondo la quale "l'emancipazione dei lavoratori sarà opera dei lavoratori stessi". Con il novecento è crollato il comunismo e con esso l'illusione di un progresso comunque elargito dall'alto. E, accanto a questo, si è rapidamente dissolto un modello di capitalismo senza regole e senza rapporti con l'economia reale. Esistono dunque tutte le occasione per riprendere il cammino. E, nell'immediato orizzonte, le elezioni europee ne costituiscono una tappa importante. Il 7 giugno non si vota per il Parlamento italiano. Ma per quello europeo. In una logica in cui non hanno e non devono avere spazio né il voto utile né il voto di scambio. Ci si misura allora sul modello di Europa che si vuole costruire. E ci si misura a partire dall'affermazione della propria identità e dei propri principi. "Sinistra e Libertà", si batterà dunque per una crescita democratica e civile dell'Europa, e dunque dell'Italia, fondata sulla progressiva estensione dei diritti di libertà, individuali e collettivi. Sarà, allora, quella che vogliamo, quella per cui ci batteremo, un'Europa laica, perché rispettosa di ogni diversità e aperta all'entrata di ogni paese disposto ad accettare i principi e le regole. Un'Europa che combatte l'immigrazione clandestina sviluppando tutti i possibili meccanismi di integrazione. Un'Europa che affida il suo futuro allo sviluppo dell'istruzione, della scienza e della ricerca, in un clima di libertà, aprendo la via alle nuove generazioni contro gli interessi corporativi che ne ostacolano la libera affermazione. Un' Europa che valorizzi i talenti, che offra opportunità alle nostre ragazze ed ai nostri ragazzi valorizzandone i meriti. Un'Europa che riconosce il ruolo decisivo della coscienza individuale nelle grandi questioni etiche: perché non può esistere il diritto dei "possessori delle verità" a limitare le libertà fondamentali della persona e quello dei custodi della morale di considerare reato il peccato!. Un'Europa che garantisce ai lavoratori e ai giovani gli strumenti e le risorse per governare i propri percorsi formativi ed occupazionali. Un'Europa che apre nuovi spazi all'iniziativa della società civile, a nuove forme di autogoverno alla difesa degli utenti, dei consumatori, contro le prevaricazioni dei poteri costituiti e delle logiche corporative, dei grandi cartelli di banche ed assicurazioni! Questa è un'Europa possibile. Quella per cui ci batteremo. Contro le resistenze conservatrici e le sempre ricorrenti tentazioni autoritarie. Ridare speranza sia alla sinistra che al diritto alle libertà di questo paese. Libertà dal bisogno, dalle clientele, dalla disoccupazione. Libertà dalle mafie, dalla criminalità. Libertà dai pregiudizi e dai razzismi. Libertà dai dogmi Certo, come tutti voi, che questo Paese abbia molto bisogno di più Sinistra e più Libertà!

Vai all'Archivio