IMMIGRAZIONE: LORO E NOI di Alberto Benzoni da FB 1 settembre 2017
04 settembre 2017
"Loro"sono gli avvelenatori di pozzi. Quelli che,
per qualche voto in più, trasformano la xenofobia in razzismo, scatenando una
guerra, sempre più sanguinosa tra poveri e mettendo a rischio la tenuta della
nostra comunità nazionale. Siamo sul piano dei reati da codice penale;
tollerarli significa normalizzarli.
"Loro" sono sindaci e prefetti che, in modo irresponsabile,
proclamano tolleranza zero contro reati- come le occupazioni "abusive"-
che quando praticate da italiani facevano parte del paesaggio politico e
sociale e coloro che li difendono in nome di un'"onestà"gretta e
malmostosa.
"Loro"sono colro che sostengono, documenti alla mano, che l'immigrato
che può essere accolto, previo rigorosi controlli, è solo quello che può
certificare di essere in pericolo di vita mentre quello "economico"
è, nel momento stesso in cui decide di partire, è già un criminale ( cfr
l'ineffabile Roberta Pinotti...).
"Loro"sono sostenitori dell'"aiutiamoli a casa loro";
dimentichi del fatto che la disponibilità in materia è concretamente scarsa;
che i soldi arrivano sempre nlle mani sbagliate; e che, infine, i paesi del
tezo mondo ricevano, dalle rimesse che arrivano alle persone giuste, infinitamente
di più di quanto ottengono dagli aiuti.
Ma "loro"sono anche gli improvvidi sostenitori
dell'"accoglienza"; dimenticando che per accoglienza si intende non
solo il diritto di sbarcare e di essere "assistito"; ma anche e
soprattutto di essere integrato, con eguali diritti e uguali doveri nella vita
del paese.
E "noi": chi siamo o meglio che cosa dovremmo essere ?
Primo: sostenitori, laicamente e da sinistra, del principio del "tutti gli
uomini sono fratelli e hanno uguali diritti": un mondo in cui c'è la
massima libertà di movimento per capitali, merci e prodotti finanziaria e
sempre meno per le persone è inaccettabile e condannato alla catastrofe.
Secondo: consapevoli che l'immigrazione può e deve essere controllata. Ne va
della possibilità stessa dell'integrazione. Ciò significa prendere atto che
qualche efficace filtro va posto in campo, oggi con accordi anche effimeri con
controparti inaffidabili, a breve, sulla base di intese più ampie tra i paesi
europei e quelli africani.
Terzo e soprattutto, praticanti dell'integrazione. A partire dall'abrogazione
di leggi criminogene come la Boss-Fini e di corollari ancora più criminogeni
come il "reato di immigrazione clandestina": avere molti immigrati
irregolari giova ai padroncini, ai loro amici leghisti e alle organizzazioni
criminali; ma a nessun altro.
Ma, come avevano capito, a partire dalle loro esperienze concrete, i dirigenti
del movimento operaio del secolo scorso. la guerra tra poveri per il lavoro,la
casa, i servizi sociali, può essere evitata solo aumentando le risorse a loro
disposizione. E questo significa più spesa pubblica in particolare per
investimenti; e uno stato che consideri il consolidamento della comunità
nazionale una priorità assoluta.
Se ci muoveremo con energia in queste diverse direzioni salveremo non solo
l'anima ma anche i voti e con essi il futuro del nostro paese; perchè e su
questi temi che si giocano le prossime elezioni.