IL SOCIALISMO NON STA CON LA BARBARIE
16 ottobre 2018
Oggi il tribunale del riesame si pronuncerà sulla scarcerazione
o meno di Mimmo Lucano, da 14 giorni agli arresti domiciliari.
Quello che è successo a Riace, e il tentativo di affrontare
il tema dell’immigrazione con la barbarie ministeriale del centralismo leghista
(chi l’avrebbe mai detto!), è la riprova che il filo rosso della tradizione
socialista passa per la nostra totale fiducia nella capacità dei Sindaci e
delle amministrazioni locali di affrontare nel concreto e con pragmatismo anche
le più complesse questioni sociali e dello sviluppo.
Riace è l’esempio di come si fa integrazione, combattendo lo
spopolamento del sud e aprendo nuove prospettive di crescita.
Siamo con Mimmo Lucano e lo siamo ancor di più oggi quando
con concretezza prospetta una soluzione autogestita dell’immigrazione “mandando
a quel paese il Viminale, il suo Ministro e i suoi soldi”.
Sulla linea dell’extra legem le cose si possono fare e si
possono fare bene. Si può contare sulla solidarietà “dell’Italia per bene”, sul
sostegno delle sottoscrizioni popolari, così come in pochi giorni si è fatto a
Lodi dove la risposta più semplice alla Sindaca leghista che non paga i pasti
agli immigrati è stata la solidarietà dei cittadini.
Noi socialisti, che consideriamo le amministrazioni locali “l’essenza
della libertà”, sosteniamo Mimmo Lucano e lo vogliamo sostenere ricordando uno
dei nostri più grandi amministratori, Emilio Caldara, che nel 1915, fin dall’inizio
del disastro della Prima guerra mondiale, impiantò a Milano un servizio di
assistenza per le famiglie e per i figli dei richiamati alle armi che non
avevano più i mezzi materiali per vivere e mangiare.
In extra legem, appunto, con le risorse che seppe trovare e
con il consenso dei cittadini.
Come succederà a Riace e nei tanti Comuni che seguiranno il
suo esempio.
Roberto Biscardini
Socialisti in Movimento