IL PD NEL PALLONE - DEVONO CHIEDERE SCUSA AI SOCIALISTI?

08 dicembre 2008

IL PD NEL PALLONE - DEVONO CHIEDERE SCUSA AI SOCIALISTI?

Sbaglia Capezzone, il problema non è chiedere scusa a Bettino Craxi, il problema è chiedere scusa ai socialisti, nel loro insieme, cancellati con premeditazione dalla politica, dalle amministrazioni locali e persino nella vita privata, anche quando non avevano nulla a che fare con vicende giudiziarie, per essere stati semplicemente socialisti, spesso capaci e dediti con assoluto disinteresse privato al bene della cosa pubblica. Socialisti un po' anticomunisti e antidemocristiani, cioè antitotalitari e con idea diversa della società di quella PCI e DC. Una richiesta, quella delle scuse, da rivolgere al Paese, non tanto agli esponenti del PD che non possono chiederle, in quanto complici e mallevadori, oggi molti di loro seduti in parlamento, di quella tragica vicenda politica che si chiama "Tangentopoli". E non lo possono quegli ex democristiani che hanno utilizzato l'avanguardismo comunista per costruire quel cartello di carte che ha consentito loro di sopravvivere arrivando al PD passando per i popolari e l'Ulivo. Oggi il PD è nel pallone. Napoli, Firenze, Bologna, Veltroni, Ranieri, Bassolino, D'Ambrosio, Calearo, Colaninno e compagnia cantante. Arriveranno a dire che la questione morale non esiste, ma appartiene ai mali della società. Scuse da chiedere anche ai socialisti giovani, compreso quelli che le vicende di Tantegntopoli non le hanno potuto vivere, ma vorrebbero essere socialisti liberi, senza damnatio memorie.

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