IL BISOGNO DI UN CENTROSINISTRA DAI CONTORNI PIU’ LIMPIDI
03 giugno 2012
Sarà l’incertezza su quale legge elettorale ci porterà al voto del 2013. Sarà la storica ambiguità della fusione fredda che portò alla nascita del PD. Sarà l’incertezza con la quale il PD si rapporta alla politica europea ed in particolare al socialismo europeo. Incertezza che non gli consente di dichiarare se è parte di quella famiglia oppure no. Sta di fatto che il maggior partito del centrosinistra, che non solo potrà essere decisivo perchè si possano vincere le elezioni nel 2013, ma potrebbe ottenere, con Bersani, la Presidenza del Consiglio, non riesce ad affrontare nella chiarezza le ambiguità storiche della coalizione. Certo, se il sistema elettorale dovesse rimanere il “porcellum” difficile chiedergli di tagliare troppe ali. Difficile chiedergli di lasciare fuori dalla coalizione l’Italia dei Valori (partito populista e di destra) oltre che la Federazione della Sinistra. Ma certamente a partire dalla gravità della crisi economica e dalla necessità di raccordarsi con la sinistra europea spetterebbe al PD, prima che ad altri, di costruire un nucleo riformista ancorato al campo del socialismo europeo. Può tentarlo con Sinistra e Libertà, può farlo col PSI e può ricercare a partire da questo dato di fatto un rapporto più forte con alcuni partiti cosiddetti moderati, riformisti e di ispirazione cattolica. L’importante è che il PD non si perda a rincorrere tutti nella logica di sommare tutte le percentuali possibili. Questo potrebbe portare qualche voto in più, ma anche molti voti in meno. Per questo suonano stonate sia le incertezze sulla foto di Vasto sia la scelta di una coalizione “progressista” che suona nefasta sin dai tempi di Occhetto, sia l’ipotesi di rincorrere o di drenare i voti di Grillo portandosi in casa liste diverse come rischia di suonare strana un’eventuale “lista Saviano” , il quale, nonostante possa raccogliere il rispetto e l’ammirazione di tanti, non potrà sottrarsi al fatto che la discesa in campo di personalità sovresposte della comunicazione, dello spettacolo come dell’imprenditoria porta di solito più fortuna alla destra che non al centrosinistra.
Vai all'Archivio