IERI CI HA LASCIATO ACHILLE CUTRERA
11 ottobre 2018
Ieri ci ha lasciato Achille Cutrera.
Un amico, un grande milanese mezzo siciliano, un socialista
nella testa e nel cuore, un avvocato capace di intervenire sia in Parlamento
che nella pratica quotidiana per l’innovazione della legislazione urbanistica e
ambientale.
Un ambientalista e “verde” ante litteram che la politica
ambientale l’ha fatta nel concreto, non a parole, a partire dalla sua grande
esperienza nella battaglia per l’istituzione del Parco del Ticino.
Un’iniziativa di massa costruita con il consenso di massa e
utilizzando lo storico e glorioso “Il Giornale della Lombardia”.
Di grande attualità e di grande importanza è la sua legge
sulle norme per la tutela ambientale delle aree demaniali dei fiumi, dei
torrenti e dei laghi. E’ la sua legge, che purtroppo non ha visto la luce, sulle
norme del diritto di edificazione e sulle indennità di esproprio. Progetto
impallinato dai conservatori della rendita e dai massimalisti comunisti e
verdi. Ironia della sorte per uno come lui che credeva molto nell’unità della
sinistra riformista e con gli ambientalisti.
Visse l’esperienza della commissione d’inchiesta sull’Irpinia
come un grande terreno di sperimentazione per i rimedi necessari a
salvaguardare un territorio sempre più disastrato.
E con lo stesso spirito fece molte altre esperienze.
Alcuni di noi se lo ricordano nel collettivo avvocati del
Psi a Milano e sulle “barricate” nell’iniziativa di “Urbanistica Vertenza
Aperta”.
Con lui e molti altri amici abbiamo discusso, parlato e
costruito progetti per Milano. Fino agli ultimi anni, quando avevamo creato le
condizioni per la riqualificazione delle aree della Darsena e per un progetto a
grande contenuto ecologico molto diverso da quello realizzato, che un’altra
volta l’ignoranza un po’ della destra e un po’ della sinistra ha impallinato.
Ciao Achille.