I SOCIALISTI AL VOTO IN LIBERI E UGUALI di Roberto Biscardini

28 febbraio 2018

I SOCIALISTI AL VOTO IN LIBERI E UGUALI di Roberto Biscardini

Sono molti di più di quanto si possa immaginare i socialisti che voteranno Liberi e Uguali alle politiche e soprattutto alle regionali del Lazio e della Lombardia per sostenere i propri candidati in quelle liste. Vengono dal Psi, molti di loro sono da tempo apolidi, molti provengono delusi dalle fila del Pd e persino dal centrodestra. Li accomuna l’idea che Liberi e Uguali possa essere il punto di partenza per riorganizzare una nuova sinistra di governo in questo paese, una sinistra socialista, nella consapevolezza unanime che il comunismo è ormai definitivamente morto e che una sinistra non può che rinascere come sinistra socialista.
Ecco il punto.
In un momento delicato della politica italiana con una campagna scellerata del Pd (più contro i populismi che non contro la destra) e in una fase nella quale ancor prima che il Parlamento si insedi già si discute dei cambi di casacca di alcuni parlamentari, per dare al paese una maggioranza fondata sull’alleanza tra Berlusconi e Renzi, nella sinistra è chiara la percezione di una crisi profonda, che non è solo sconfitta nei numeri.
Al declino inesorabile del Pd, iniziato con il risultato del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, c’è un’unica risposta: Liberi e Uguali, con tutti i limiti e le difficoltà che pur ha incontrato dalla sua nascita.
Chi nella sinistra è più consapevole, infatti reagisce come può. E per fortuna c’è la lista di Liberi e Uguali, una sorta di ancora di salvezza per affrontare dopo il 5 marzo la discussione sulle ragioni vere di una crisi che ha investito la sinistra fino al punto da non esserci più.
Una discussione necessaria, se si vuole aprire la strada della rinascita, ben sapendo che la ripresa non sarà di breve durata e ci vorrà del tempo.
In questo senso l’argine di Liberi e Uguali rappresenta la speranza di chi, più di altri, ha la consapevolezza che bisogna cambiare rotta. Bisogna ripartire dai valori e dalle ragioni fondanti della storia della sinistra italiana, cioè dal socialismo.
Ed è per questo che Liberi e Uguali raccoglie un voto consapevole per salvare la sinistra dal tracollo e contemporaneamente un voto per differenza, di molti di coloro che non votando a destra e non votando M5S, non votano Pd.
Più sarà alto il suo risultato più sarà salutare per tutta la sinistra che vuole rinascere ed anche per coloro che oggi storcono il naso.
Liberi e Uguali raccoglie il sostegno di chi non ha rinunciato ad avere una sinistra di governo e di chi, da sinistra, cerca risposte politiche sul proprio terreno senza inseguire i sentimenti della destra. Risposte che finora non ha avuto.
Liberi e Uguali, che è nato come sommatoria di tre piccoli gruppi parlamentari, nel corso della campagna elettorale, sta progressivamente allargando i suoi confini, e la presenza di aree politiche diverse, a partire dai socialisti, ne è la controprova.

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