HOLLANDE VINCE, CAMBIA L’ITALIA
02 maggio 2012
Il risultato delle elezioni francesi può dare un grande contributo al cambiamento della politica italiana. Dal nostro punto di vista, un contributo per ridurre l’anomalia della politica del nostro paese, quella che dal 1992 non riesce a rapportarsi alla politica europea con forze politiche, pseudopartiti, nuovi partiti che non si riconoscono nelle grandi tradizioni delle culture politiche europee. Se vince Hollande, come noi crediamo, cambia la Francia, cambia l’Europa e può cambiare anche l’Italia. Darà un grande contributo alla rinascita di una forza socialista di tipo europeo che noi auspichiamo di realizzare dal lontano 1989, quando con la caduta del Muro di Berlino per le forze della sinistra riformista non c’era altra alternativa che l’Unità Socialista nel nome del Socialismo europeo. Allora gli ex comunisti rifiutarono questa prospettiva, scelsero la linea americana del Partito Democratico, un equivoco che perdura tuttora. A distanza di vent’anni quest’equivoco dovrebbe essere risolto. Non possiamo credere che tutti gli ex comunisti non riusciranno mai ad essere socialisti. La vittoria di Hollande a qualcuno di loro farà cambiare la testa, ma inciderà soprattutto sulle giovani generazioni che col postcomunismo non hanno nulla a che fare. Certo non ci starà Rosy Bindi. Poco importa, anzi meglio che ritorni nel campo del Partito Popolare, insieme a tutti coloro che se credono veramente nel popolarismo europeo avrebbero il dovere, anche loro, di non pasticciare più con l’anomalia e il populismo italiano.
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