GLI EX PCI PER RIABILITARE CRAXI? NO GRAZIE. MEGLIO LA VERITÀ di Beppe Sarno da Critica Sociale.net
09 gennaio 2020
A venti anni dalla morte in
esilio, la Patria segue la sua profezia
Da giovane socialista non amavo né Togliatti né il PCI, non
mi piaceva la disciplina interna, la mancanza di un vero dibattito interno e
poi Togliatti era responsabile della cacciata di mio nonno dal PCI perché
Troskista e Bordighiano, cosa grave nei tempi in cui avvenne che costò a lui a
mia nonna a mia madre e a mia zia Lalage nove anni di esilio in Francia ove
vissero in povertà assoluta a Parigi.
Di lui Lucio Colletti ebbe a dire in un’intervista “, Togliatti fa parte del tribunale ideologico che consegna alla polizia tutto il gruppo dirigente polacco. E' il pubblico accusatore, sempre ideologico, dei comunisti tedeschi, anch' essi eliminati. Viene mandato in Spagna dove partecipa all' annientamento degli anarchici durante la guerra civile spagnola”
Il PCI fu il suo capolavoro un partito che aveva un grade seguito nelle masse popolari dove raccoglieva grosse percentuali di voti. Colpa anche dei socialisti che nell’immediato dopoguerra gli consentirono di appropriarsi del loro patrimonio culturale e politico. Sindacati, movimento cooperativo, amministrazioni locali di sinistra furono sempre appannaggio del PCI, che grazie al supporto economico sovietico riusciva a finanziare stuoli di funzionari e un apparato burocratico imponente. Mai però questa forza spropositata divenne reale alternativa di sistema. Era più comodo gestire l’opposizione. Togliatti non voleva fare la rivoluzione e non si preoccupò ad attuare quelle riforme di cui la Costituzione aveva indicato le linee guida. Vi riuscirono in parte i socialisti con la collaborazione della sinistra DC portando risultati importanti per la democrazia e per il benessere della nazione.
Che dire della colpevole scelta di far morire Aldo Moro per non scendere a patti con le BR e per rappresentare il partito della fermezza e dell’essere stato il partito del sostegno alla magistratura milanese durante il periodo di “mani pulite”. Contemporaneamente il Pci continuava a godere dei finanziamenti sovietici e si finanziava con lo scandalo delle Cooperative, opportunamente messo a tacere e nel frattempo Craxi andava in esilio ad Hammamet.
Ora vogliono riabilitare Craxi? No grazie, lasciamo le cose come stanno!
A venti anni dalla morte di Craxi qualcuno parla di riabilitazione della sua figura. Come socialista non sento il bisogno di questa riabilitazione perché la riabilitazione presuppone un peccato, una condanna.
La storia ha fatto giustizia da sola e non ci interessano riabilitazioni posticce e fasulle. Il Pd si tenga la figura di Togliatti e finanzi i cento anni del PCI con quattrocentomila euro che è il valore attuale dei quaranta denari, noi socialisti ci teniamo Craxi e cercheremo di riportare in vita l’Avanti.
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