GIULIANI: L'ITALIA DI CRAXI DEBOLE CON IL TERRORISMO
14 settembre 2004
Alla Convention repubblicana al Madison Square Garden, si sono susseguite diverse personalità e rappresentanti di partito. Anche l’ex Sindaco di New York, che ha aumentato il suo indice di gradimento e notorietà proprio in occasione del tragico evento dell’11 Settembre, è intervenuto tra il popolo dei “neoconservatori”, parlando soprattutto di terrorismo. Giuliani si è fatto portavoce di un messaggio che dimostra un’estrema apertura al dialogo con la “Vecchia Europa”, forse ha seguito il metodo del nostro Presidente del Senato, Marcello Pera, che dalle pagine di un quotidiano dichiarava la necessità di “un patto solidale dell’occidente contro il terrore”. In fatti in nome di questa solidarietà, Giuliani ha attaccato l’Italia e la Germania, prendendoli come casi in cui l’ Europa anche in passato si è dimostrata debole con il terrorismo. “Alcuni dei terroristi dell’Achille Lauro furono arrestati ma poi il governo italiano li lasciò scappare per timore di rappresaglie”. Lo stesso, afferma l’ex Sindaco, fu fatto dalla Germania con i responsabili della strage di Monaco. La politica italiana, di ieri e di oggi, risponde alle critiche. Andreotti, che all’epoca ricopriva il ministero degli esteri, ricorda come fu proprio il Dipartimento di Stato americano a suggerire la trattativa con gli egiziani. Di certo la lettura storica risente di qualche pesante distorsione. Forse anche questa è stata strumentale, come tutta l’intera Convention, a dare l’effetto scenico desiderato, di un’ apertura epic a al Messia Bush, che come dice la moglie sarà colui che salverà l’America e il mondo dal terrorismo.
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