FRANCO LA TORRE PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA, PER L’UNITA’ DELLA SINISTRA E LA DIGNITA’ DELLA POLITICA di Turi Lombardo

29 agosto 2017

FRANCO LA TORRE PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA, PER L’UNITA’ DELLA SINISTRA E LA DIGNITA’ DELLA POLITICA di Turi Lombardo

Pubblichiamo la lettera aperta di Turi Lombardo rappresentante di Socialisti in Movimento della Sicilia

 Siamo convinti che con la candidatura del compagno Franco La Torre possa essere restaurata la dignità della politica della sinistra. Franco è infatti una figura che ha attraversato gli anni della Repubblica portando avanti una militanza politica ed antimafiosa di assoluta rilevanza. Non è un tecnico, né un’espressione della cosidetta “società civile”; è un intellettuale, ma non estraneo ai problemi della governabilità e della rappresentanza. La storia personale di Franco La Torre racconta la coerenza e l’impegno di un militante che ha dedicato alle sue idee e alle battaglie politiche e sindacali di libertà gran parte della propria vita. Lo ha fatto senza fanatismi, rifiutando la visione settaria ed autarchica della politica e mantenendo aperta la capacità di dialogo e di comprensione delle ragioni altrui. Nella difficile storia del Partito Comunista, a noi estranea, Franco La Torre fa parte di una corrente culturale e programmatica fortemente segnata dalla sensibilità verso i problemi concreti della Sicilia e dall’attenzione ai processi di cambiamento nella sinistra. Al pari di suo padre, non può essere identificato esclusivamente con il cuore strategico e operativo del comunismo italiano. Per questo Franco La Torre può essere l’uomo dell’unità della sinistra: ma soprattutto l’uomo dell’unità delle diverse culture e tradizioni del socialismo italiano, a cui sono riconducibili in vario modo tutte le sinistre oggi presenti in Sicilia. Siamo convinti che la parola “socialismo” sia inclusiva e in grado di comprendere tutta la sinistra, come ci ha insegnato Riccardo Lombardi, che come Pio e Franco La Torre si è sempre speso in ogni iniziativa che avesse queste finalità e questi obiettivi. Il fatto che vi sia un unanime riconoscimento delle doti di equilibrio e di onestà intellettuale, nei confronti di un uomo come Franco che ha fatto dell’impegno politico la sua giustificazione di vita, conforta chi ha una visione nobile e alta della politica, e ritiene che essa possa essere vissuta senza cedimenti ed ambiguità, senza compromissioni e colpe. Il ritorno della dignità della politica, come valore forte di una democrazia finalmente compiuta negli elementi costitutivi del suo profilo politico, avrà effetti di lungo periodo in Sicilia. Renderà più visibili e impegnative le responsabilità di chi assume ruoli istituzionali nella guida della nostra Isola, non consentendo quell’alibi deformante del politicismo come negatività o, peggio ancora, della tecnocrazia come valore positivo. Obbligherà le forze politiche della sinistra siciliana ad un forte bagno di democrazia interna e di trasparenza nei processi decisionali, perché esse verranno sottoposte al giudizio esigente dei cittadini, non soltanto nel momento elettorale ma nel cammino costante dell’esercizio delle loro funzioni di rappresentanza di interessi e valori. Costringerà la sinistra isolana a portare in chiaro i suoi obiettivi ed a riorganizzare e ridefinire i suoi protagonisti. Candidare il compagno Franco La Torre alla presidenza della Regione può rappresentare l’avvio di un processo di profonda trasformazione delle istituzioni regionali e della sinistra politica diffusa in Sicilia. Una grande scommessa per la sinistra di governo, che si trova nuovamente, dopo la positiva parentesi del governo Capodicasa, a dover esprimere interamente la capacità di governare la democrazia in seguito al fallimento del centro-destra e di Crocetta, senza avere più bisogno della copertura centrista dei moderati. Il fatto che un uomo della sinistra di governo possa essere eletto al vertice della Regione Siciliana serve anche a rafforzare quest’identità e responsabilità. La premesse è nella necessità di costruire un nuovo soggetto politico di sinistra, socialista, autonomo e autonomista, che contenga dentro di sé le molteplici esperienze che nella storia dell’Autonomia siciliana hanno rappresentato occasioni di crescita e di vitalità, nonché prospettive di sviluppo: un filo rosso che lega Mario Mineo, Raniero Panzeri, Salvatore Lauricella e Pio La Torre, che trova nel compagno Franco La Torre il più autorevole interprete. La candidatura di Franco La Torre, che proponiamo anche al Pd ed al centro-sinistra, può rappresentare un’occasione di rinnovamento della Regione Siciliana e l’inizio di un processo finalizzato alla chiarificazione ed alla maggiore efficienza della democrazia politica. In questo senso la costruzione di un nuovo protagonista politico a sinistra è, più che un auspicio, una necessità anche per lo stesso Pd, se davvero vuole costruire un centro-sinistra ampio e non monco delle sue componenti più radicalmente riformiste.

 

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