FRANCIA: FABIUS DIVIDE IL PARTITO SOCIALISTA
26 settembre 2004
La sinistra francese è divisa sulla carta costituzionale europea e il partito di maggioranza all’interno dell’opposizione, quello socialista, sembra diviso al suo interno. Laurent Fabius, ex primo ministro durante la presidenza di Mitterand e Ministro delle Finanze durante l’ultimo governo della sinistra ha dichiarato il suo dissenso nei confronti della Carta costituzionale europea, trovando anche l’appoggio di una parte di militanti del partito, che in Francia verrà sottoposta a un Referendum caldamente voluto dal Presidente Chirac. La cosa che colpisce è il cambiamento dell’ex premier, numero due del Partito Socialista Francese. Sembra che dopo la Vittoria socialista alle regionali, quella che ha portato in prima fila Hollande, si stia cercando un altro sbocco. I commentatori politici d’oltralpe, più o meno apertamente, dicono che la scelta di votare contro la carta sia una radicalizzazione, un tentativo di aprire a sinistra e di trovare l’appoggio di comunisti e verdi. L’aspetto più d’impatto, che comunque trova sicuramente giustificazione in aspetti di comunicazione e immagine, è il cambiamento fisico, l’abbigliamento. Ora, abbandonate cravatte e abiti gessati, l’ex Ministro preferisce dei Jeans e giubbotto. Il segretario Hollande, Strauss Khan il riformista più convinto dei socialisti francesi, Jack Lang e altri, denunciano i rischi di affossamento della costituzione europea e di paralisi del processo di integrazione oltre che il pericolo di isolamento dei socialisti francesi all’interno della sinistra europea e temono che la posizione di Fabius rischi di saldarsi al tradizionale nazionalismo dei francesi e alle posizioni antieuropeiste del Fronte Nazionale di Le Pen.
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