E’ RELIGIONE OPPURE POLITICA? – Intervista di Lanfranco Palazzolo a Giorgio Galli, da La Voce Repubblicana del 20 dicembre 2005
27 dicembre 2005
Giorgio Galli, politologo, interviene sulle dichiarazioni di Ruini che, alla fine, non porta rispetto al Concordato
Professor Galli, ritiene che il ruolo di Ruini sulla società italiana sia simile a quella di un segretario di un partito politico?
"Non credo. Ruini ha un grande potere, ma penso che si debba parlare di una grande influenza. Il potere di Ruini esiste. E' il potere di una persona che da vent'anni, prima come segretario della Cei e poi come Presidente, guida il mondo cattolico italiano con una presenza diffusa nella società. Ed ha un potere finanziario grazie al contributo dell’8 per mille fino alle molte agevolazioni fiscali che il Concordato assicura alla Chiesa. Abbiamo visto il potere di Ruini in episodi recenti nella competizione nel sistema creditizio italiano, nella competizione dunque tra la cosiddetta banca laica e la banca cattolica. Vi è un potere dei cattolici nel sistema creditizio italiano che è molto forte. Lo stesso Ruini è sceso in difesa del Governatore della Banca d' Italia Antonio Fazio. C'è un effettivo potere di Ruini nella società italiana, ma non nella politica. In questo senso Ruini può influenzare fortemente le leggi, ma non le determina. Ma su questo la Chiesa cattolica viola il Concordato entrando nelle vicende della politica italiana".
Come trova gli interventi pastorali di Ruini?
"Ho letto molti interventi di Ruini e devo dire che li ho trovati tutti di natura politica. Non mi è sembrato di vedere in questi testi dei contenuti religiosi, ma di vedere in questi discorsi degli interventi di carattere politico".
La Chiesa cattolica e i valori. Qual è insomma. il punto per il Vaticano?
"Sono d'accordo con questa critica già espressa dal filosofo Emanuele Severino sul 'Corriere della Sera' del 17 ottobre 2005. La Chiesa presenta da una parte la Verità , e dall'altra una sorta di permissivismo libertino privo di valori, la cosiddetta 'non verità'. La Chiesa interpreta questa 'non verità' come qualcosa privo di valori. Non è così".
Il Concordato deve essere modificato?
"L'Italia deve affrontare molti problemi. Non credo che sia il caso di sollevare anche questo problema. Il fatto è che la Chiesa non rispetta il Concordato stesso. E non dovrebbe più accadere che in occasione di consultazioni politiche e del voto del Parlamento, la Chiesa intervenga. Sulla bocciatura della devolution da parte della Cei la sinistra ha sbagliato ad applaudire Ruini. Non c'era affatto bisogno di sapere se alla Cei piacesse o) meno la devolution. Credo che questo comportamento sia stato un grave errore da parte della sinistra. Se vogliamo mantenere un principio di Stato autenticamente laico, credo che la Cei non debba intervenire. Lasciamo il Concordato com'è. Ma la Chiesa resti fuori dalla politica italiana".