DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA E GOVERNANTE di Felice Besostri

28 dicembre 2015

DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA E GOVERNANTE di Felice Besostri

Ho fatto lo scientifico senza greco però fino all'etimologia di democrazia ci arrivo. Galante Garrone faceva ironia sulle democrazie popolari per lui era come dire acqua idraulica. Mi dispiace che non ci sia più per parlare della democrazia governante, come contrapposta alla democrazia rappresentativa, specialmente se la governabilità deve essere assicurata comunque, anche contro a volontà della maggioranza del popolo.
Se tutte le proposte di governo fatte dalle liste o coalizioni non muovono al voto nemmeno la maggioranza degli elettori, significa che non si vuole essere governati da quella gente lì.. Senza un premio di maggioranza, ma solo una soglia di accesso del 5% in Germania abbiamo una democrazia rappresentativa e governante.Nei paesi scandinavi solo di recente sono state introdotte solo di recente soglie di accesso tra il 3 e il 4%, per anni sono state democrazie rappresentative e governanti tanto da inventare un modello di società che rimaneva nei suoi capisaldi anche quando perdevano le elezioni. C'è qualcuno che persa che il problema del Belgio sia il sistema elettorale e non la frattura tra fiamminghi e valloni. Se si vuole un sistema politico governante si scelga una forma di governo presidenziale come negli USA..
Qualcuno dei governanti italiani, che sono una sottospecie di "governativi" ad ogni costo, si dovrebbe chiedere perché ad un Presidente che alla sera delle elezioni sa subito di essere il Presidente gli piazzano la mid term election?. Possono chiedersi perché il presidente francese, che alla sera delle elezioni, al primo o secondo turno, sa di essere il Presidrente dei francesi, debba aspettare UN MESE L'ELEZIONE dell'assemblea Nazionale, per sapere se avrà la maggioranza Vogliamo la governabilità ad ogni costo c'è sulla piazza il socialismo bolivariano, dove si sta cercando di garantire la governabilità di Maduro, anche se l'ex opposizione ha i 2/3 del Parlamento. Non preoccupano i poteri dell'esecutivo, che possono essere aumentati, se aumentano i contrappesi e i controlli. La partecipazione in sé non significa nulla se il voto, oltre che eguale e diretti, non è libero. Ci ricordiamo tutti dell'espressione "percentuali bulgare"?. si facciano tutte le revisioni del mondo, ma la divisione dei poteri non va distrutta, anzi è più forte e garantita proprio nelle forme di governo presidenziali, cioè esempi democrazia governante.Non è il premio di maggioranza, ci sono premi di MAGGIORANZA COSTITUZIONALI, MA LA CONFUSIONE DEI RUOLI. NELLE REGIONI IL PREMIO DI MAGGIORANZA è ATTRIBUITO ALLE LISTE COLLEGATE AL PRESIDENTE ELETTO PER CUI è AMMESSO IL VOTO DISGIUNTO, MA IN BASE ALLE PERCENTUALI DEI VOTI DEL CANDIDATO PRESIDENTE. In Campania candidando Maradona nei suoi anni migliori, si dava il 55/60% dei seggi alle liste "Fetenzia 1" e "Fetenzia2" che tutte insieme raccoglievano il 20% dei voti validi con un 50% di astensione. Non mi si dica che sono ipotesi limite dopo il 38% scarso delle regionali dell'Emilia Romagna.. l'elezione diretta del Sindaco man mano che passa il tempo mostra i suoi limiti: Ignazio Marino fu eletto con il 62%, Pisapia ebbe molto meno. Governante, ma per cosa? e nell'interesse di chi? Si governerebbe meglio con consigli comunali o regionali composta da membri di valore e con poteri di indirizzo e controllo, tra i quali pescare il prossimo candidato presidente, invece che di frustrati senza potere e che compensano la loro irrilevanza con chili di Nutella, aragoste e champagne, quando non si immischiano in affari torbidi come quelli di Mafia Capitale. Se la stabilità degli esecutivi è il bene supremo il modello salazariano è a disposizione.

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