DA SETTEMBRE COMINCIA LA EXIT STRATEGY
16 marzo 2005
La Camera vota il ritiro graduale E Berlusconi annuncia la data.
La Fed prende le distanze dai comunisti.
Il ritiro delle truppe comincerà già a settembre. Mentre alla Camera i deputati discutono di finanziamento della missione in Iraq e di ritiro delle truppe, da Porta a Porta Silvio Berlusconi annuncia il ritiro parziale del contingente italiano in Iraq entro quest’anno. Per poi chiarire, si capisce, che tutto «dipende dalla capacità che il governo iracheno avrà nel dotarsi di adeguate forze dell’ordine e di sicurezza» e sottolineando l’importanza di «una exit strategy precisa», che sarà costruita in accordo con gli alleati. Luciano Violante a nome della Fed annuncia il ritiro di tutti gli emendamenti, invoca una discussione di più largo respiro sul futuro, sottolinea l’importanza delle elezioni irachene e raccoglie pure il pubblico apprezzamento del capogruppo di Forza Italia. La Fed non partecipa al voto. Va detto però che lo fa con le migliori intenzioni, cioè innanzi tutto con l’intenzione di non votare l’ordine del giorno presentato dai comunisti italiani per il ritiro totale e immediato, marcando così per la prima volta un confine a sinistra sulla missione in Iraq.